2024 al rush finale, tra le minacce della post-verità e le promesse dell’AGI | Weekly AI #119

La denuncia a X da 9 paesi europei, Grok che distrugge altre barriere Donald Trump che diffonde fake news e l’azienda che intende avvicinarsi sempre di più all’AGI. Queste e altre notizie nella nostra rassegna settimanale.
2024 al rush finale, tra le minacce della post-verità e le promesse dell’AGI | Weekly AI #119

Weekly AI news è la rassegna stampa settimanale curata dai nostri editor sui temi più rilevanti legati al mondo dell’intelligenza artificiale

Nel corso degli ultimi giorni il clamore attorno al settore dell’intelligenza artificiale si è placato in seguito agli sbalzi finanziari che hanno caratterizzato la prima parte di agosto. È come se gli attori dell’AI riflettano sul da farsi in vista dell’ultimo quadrimestre del 2024, che sarà cruciale.

Tengono banco le personalità solitamente più esuberanti. Elon Musk finisce nuovamente al centro della scena con la sua xAI per via di nuove denunce per raccolta di dati personali non autorizzati. Le denunce giungono dall’organizzazione non governativa Noyb per conto di ben nove paesi dell’UE: Austria, Belgio, Francia, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Polonia e Irlanda (dopo la recente querela avanzata del garante della privacy di quest’ultima per lo stesso motivo).

Musk non dimostra alcuna preoccupazione di fronte a queste richieste. Anzi, sembra quasi sfidare gli enti approfittando del lancio dei nuovi Grok-2 e Grok-2 mini. Il generatore di immagini dell’intelligenza artificiale fa subito scalpore perché non possiede nessun argine, consentendo agli utenti di creare qualunque immagine provocatoria e sconveniente.

A tal proposito, giungono nelle stesse ore le dichiarazioni di quello che è considerato il nuovo ‘socio’ di Musk, Donald Trump. L’ex presidente afferma che la vicepresidente degli USA e sua avversaria alle presidenziali Kamala Harris avrebbe utilizzato l’intelligenza artificiale per generare l’immagine di una grande folla che la accoglieva in un aeroporto.

Ad essere falsa però è l’affermazione di Trump: la folla all’aeroporto, come testimoniano altri diversi video e foto coerenti, era reale. La prova che non solo l’AI può essere usata per fabbricare falsità ma anche per instillare dubbi sulla verità. Musk e Trump rivelano in un modo o nell’altro una volontà di utilizzo dell’AI piuttosto spregiudicata.

Per non rimanere indietro rispetto all’avversario, anche OpenAI apre all’uso (limitato) del suo generatore di immagini DALL-E attraverso ChatGPT. La decisione forse testimonia l’ansia dell’azienda nello sperimentare nuovi modi per raggiungere utenti, che ancora non conoscono molte delle migliori applicazioni AI.

Anche per questo aziende come NVIDIA impiegano risorse per migliorare l’istruzione in ambito AI. L’azienda stringe un accordo con lo Stato della California per portare risorse e conoscenza della nuova tecnologia nei college.

Le persone in effetti dimostrano già di sapere applicare l’AI per semplificare la vita, ma non sempre con l’approccio giusto. Dalle Risorse Umane di tutto il mondo arriva una preoccupazione che riguarda la stesura dei CV: sempre più lavoratori li creerebbero con l’intelligenza artificiale, rendendoli generici e di dubbia utilità. La soluzione non può che essere nella consapevolezza e nell’istruzione al giusto utilizzo.

Consapevolezza che può essere veicolata anche dai buoni esempi che giungono dal mondo dell’intrattenimento. Uno proviene dal Festival di Locarno, che ospita un film del regista portoghese Edgar Pêra dedicato a H.P. Lovecraft creato interamente con l’AI generativa. L’AI video è ad oggi difficilmente applicabile a fini narrativi e a giudicare dal trailer si tratterebbe di un’opera piuttosto psichedelica, ma l’intento è interessante.

C’è chi sostiene d’altronde che presto sarà la stessa AI a suggerire come applicarla al meglio nei vari ambiti, quando arriverà la cosiddetta Intelligenza Artificiale Generale, l’AGI. Tra i recenti principali sostenitori di questa visione spicca SingularityNET. La società annuncia la creazione di una nuova rete di supercomputer progettata per accelerare lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale Generale. In attesa di questa (ammesso che possa arrivare) conviene limitarsi ad ammirare le possibilità predittive offerte dall’AI. Un articolo pubblicato sulla rivista Scientific Reports descrive l’applicazione della tecnologia nella previsione della formazione di super-onde in mare aperto, un’innovazione che potrebbe di molto migliorare la sicurezza in mare.



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