Il senatore statunitense Bernie Sanders ha proposto l’introduzione di una “tassa sui robot” per garantire che i benefici economici derivanti dall’applicazione di massa dell’AI nel lavoro e nell’industria siano condivisi equamente e non concentrati nelle mani di pochi. Secondo Sanders, che ha pubblicato un report sul tema, l’imposta dovrebbe scattare direttamente sulle tecnologie di automazione che toglieranno il lavoro alle persone. Di fatto la proposta di Sanders va nella direzione di finanziare una forma di reddito universale di base.
Secondo il suo rapporto, l’AI e l’automazione potrebbero potenzialmente eliminare fino a 100 milioni di posti di lavoro negli Stati Uniti nel prossimo decennio. Le ricerche sottolineano inoltre che da decenni i lavoratori non starebbero ricevendo la giusta parte dei profitti generati dai progressi tecnologici. Dal 1973, la produttività è aumentata del 150% e i profitti aziendali sono cresciuti di oltre il 370%, mentre i salari reali dei lavoratori medi sono diminuiti di quasi 30 dollari a settimana.
L’AI potrebbe amplificare ulteriormente questa disuguaglianza.

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