Penske Media Corporation, il gruppo mediatico proprietario di Rolling Stone, Billboard e Variety, ha avanzato una causa contro Google sostenendo che l’utilizzo dei suoi contenuti da parte della società nelle proprie AI Overviews costituisca una violazione del diritto d’autore e causi un danno economico dovuto alla riduzione del traffico sui propri siti web.
La causa ha fatto particolare scalpore perché si tratta del primo caso in cui un grande e importante editore statunitense intenta un’azione legale contro Google a causa delle sue AI Overviews, e perché questa decisione arriva proprio poco dopo che Google aveva iniziato a pianificare degli accordi con gli editori per risolvere controversie legali di questo genere.
Da tempo infatti le società editoriali si ritengono penalizzate dall’introduzione delle panoramiche AI da parte di Google perché queste ridurrebbero traffico ai loro siti e di conseguenza quote di ricavi derivanti da pubblicità e abbonamenti. Nel caso specifico, Penske ritiene che Google includa i siti web degli editori nei suoi risultati di ricerca solo quando e se può utilizzare i loro articoli anche nei riassunti dell’intelligenza artificiale e, inoltre, da quando sono state introdotte le panoramiche AI i ricavi di affiliazione della società sono calati di oltre un terzo. La società ha affermato che le azioni di Google sono una “minaccia” per “l’integrità e il futuro dei media digitali”.
In risposta il portavoce di Google José Castaneda ha definito “infondate” le affermazioni puntualizzando che la scelta di introdurre e proseguire con le panoramiche di intelligenza artificiale è finalizzata all’esperienza degli utenti e non agli interessi aziendali. Le panoramiche di AI inoltre, secondo Google, aumentano il traffico dei siti web indirizzandolo verso una più ampia gamma di risultati.
👨🏻⚖️
- Amazon pagherà 25 milioni di dollari al New York Times per usare i suoi contenuti per l’AI
- Wikipedia: stop ai riassunti generati con AI dopo meno di dieci giorni dal loro lancio
- A Londra parte la causa di Getty Images contro Stability AI su copyright e AI
- Il New York Times sigla il suo primo accordo di licenza AI con Amazon
- Le Monde avvia una partnership sui contenuti con Perplexity
- Anthropic ha accettato di pagare 1,5 miliardi di dollari per fermare la class action degli autori nei suoi confronti
Perplexity pagherà gli editori per i loro contenuti grazie a un abbonamento dedicato
A differenza di alcune soluzioni trovate da altre società, Perplexity…