Giovedì, OpenAI ha presentato una proposta al governo degli Stati Uniti per accelerare i progressi dell’intelligenza artificiale. La proposta sottolinea la necessità di mantenere misure leggere da parte degli enti regolatori per vincere la competizione con la Cina.
Si rafforza dunque l’impegno diretto di OpenAI nell’influenzare il prossimo “Piano d’azione sull’intelligenza artificiale” del governo, rapporto sulla strategia tecnologica che sarà redatto dall’Office of Science and Technology Policy e presentato al presidente Trump entro luglio.
Libertà di innovare
L’azienda di ChatGPT ha espresso il suo disappunto per l’attuale livello di regolamentazione dell’intelligenza artificiale, chiedendo “la libertà di innovare nell’interesse nazionale” e una “partnership volontaria tra il governo federale e il settore privato” piuttosto che “leggi statali eccessivamente onerose”.
L’azienda ha scritto che il governo federale dovrebbe collaborare sia con i principali sviluppatori di intelligenza artificiale che con le startup “su base puramente volontaria e facoltativa”.

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La decisione è parte di un aggiornamento volto a ristrutturare…
“12 mesi prima rispetto ai processi attuali”
OpenAI ha affermato che il governo dovrebbe “modernizzare” il processo per le aziende di intelligenza artificiale che ottengono l’approvazione per le normative federali sulla sicurezza “stabilendo un percorso più rapido e basato su criteri per l’approvazione degli strumenti di intelligenza artificiale”.
L’azienda ha affermato che le sue raccomandazioni potrebbero consentire al governo di accedere ai nuovi servizi di AI circa 12 mesi prima rispetto ai processi attuali.
“L’America ha così tante startup di intelligenza artificiale, attrae così tanti investimenti e ha fatto così tante scoperte nella ricerca, in gran parte perché la dottrina del fair use promuove lo sviluppo dell’intelligenza artificiale”, ha scritto OpenAI per poi ribadire l’urgenza di fronteggiare Pechino. “Mentre l’America mantiene oggi un vantaggio sull’intelligenza artificiale, DeepSeek dimostra che il nostro vantaggio non è ampio e si sta riducendo”.
Proprio in queste ore è uscita la notizia dell’adozione su larga scala di DeepSeek in tutte le banche cinesi, uno sviluppo reso possibile proprio in virtù del fatto che il governo cinese adotta la tecnologia e la distribuisce dall’alto senza rigorosi processi di regolamentazione.