OpenAI si starebbe preparando a lanciare un nuovo modello di intelligenza artificiale chiamato “Strawberry”, che, come anticipato a luglio, promette capacità molto più avanzate dello stato dell’arte. Questo sistema, precedentemente noto – negli ambienti tech – come Q*, sarebbe in grado di risolvere problemi matematici complessi, sviluppare strategie di marketing, affrontare puzzle linguistici avanzati e molto altro.
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Cosa rende speciale Strawberry?
Le prestazioni di Strawberry sul benchmark MATH, in particolare, supererebbero notevolmente quelle dei modelli attuali, posizionando potenzialmente OpenAI in ampio vantaggio rispetto alla concorrenza.
Secondo fonti vicine al team di sviluppo, alla base delle capacità del modello, ci sarebbe una tecnica che presenta delle somiglianze a quella denominata Self-Taught Reasoner (STaR) – sviluppata a Stanford nel 2022 -, che consente ai modelli AI di spingersi verso livelli di intelligenza superiori tramite la creazione iterativa dei propri dati di addestramento. “È come dare all’AI uno specchio e lasciarle praticare la sua ginnastica mentale – si legge in un articolo che ne tratta su Medium – Questo approccio sta spingendo Strawberry oltre il semplice riconoscimento di pattern, nel regno della vera risoluzione dei problemi“.
Nonostante i dubbi sollevati in relazione allo sviluppo di un’intelligenza artificiale ‘troppo’ avanzata, si prevede che Strawberry possa essere lanciato in autunno, segnando potenzialmente una nuova era nell’evoluzione dell’intelligenza artificiale.
Prossima fermata: Orion
Ma non è tutto: OpenAI starebbe sviluppando un altro modello, battezzato internamente Orion, ancora più avanzato e che rappresenterebbe il prodotto di punta della società.
In particolare, ciò che renderebbe speciale il modello è un dataset di training formato da dati sintetici generati dallo stesso Strawberry – un elemento che consentirebbe di ridurre le allucinazioni e aumentare l’affidabilità dell’AI – e un’esperienza più fluida e naturale, in generale più “umana”.