OpenAI ha esteso globalmente la funzione chat di gruppo su ChatGPT, con l’obiettivo di facilitare la collaborazione fra persone nella stessa conversazione. Lo strumento, che in un primo momento era disponibile solo in alcuni paesi per gli utenti con i piani ChatGPT Free, Go, Plus e Pro, ora è alla portata di tutti nei paesi dove il chatbot è presente sul mercato. Secondo l’azienda, questa funzione renderà più semplice lavorare insieme con ChatGPT su progetti, pianificazione di eventi, decisioni o elaborazione di idee di gruppo.
Per attivare la funzione, l’utente deve toccare l’icona “persone” in alto a destra in una chat nuova o già esistente. Questo passaggio genera una copia della conversazione in cui possono essere invitate fino a venti persone attraverso un link apposito. Una volta entrato in un gruppo, all’utente viene richiesto di inserire nome, username e foto. Per quanto riguarda i limiti tecnici sui messaggi, questi vengono applicati solo a quelli generati dal modello e non a quelli scambiati fra gli utenti.
Nelle interazioni di gruppo sono supportare diverse funzioni, come ricerca, caricamento di immagini, upload di file, generazione di immagini, dettatura. Il chatbot presenta dei nuovi comportamenti sociali decidendo quando intervenire in base al contesto, reagendo con emoji e utilizzando le foto profilo per creare immagini personalizzate. Per ciascuna chat di gruppo è possibile impostare delle istruzioni personalizzate, inducendo l’intelligenza artificiale a rispondere con un certo tono o avere determinate preferenze.
Le chat di gruppo sono separate da quelle personali. Il modello non usa la memoria personale dell’utente nelle conversazioni di gruppo e non crea nuove memorie partendo da esse. All’interno del gruppo, da cui è possibile entrare ed uscire quando si vuole, si possono rimuovere i partecipanti. Se è presente un utente con età inferiore ai 18 anni, OpenAI applica una moderazione automatica riducendo per tutti l’esposizione a contenuti sensibili.
Secondo OpenAI, le chat di gruppo sono l’inizio di un’esperienza di maggiore condivisione su ChatGPT e l’obiettivo dell’azienda è quello di rendere ChatGPT un partner sempre più collaborativo. Nei prossimi mesi l’azienda continuerà a raccogliere riscontri prima di decidere se e come espandere la funzione.
Ricerca di supporto emotivo e condivisione di dati sensibili: il nuovo studio del Washington Post sull'uso di ChatGPT
Il Washington Post ha analizzato 47.000 conversazioni pubbliche di utenti…