Google contro le scie chimiche con l’intelligenza artificiale | Weekly AI #67

Google contro le scie chimiche con l’intelligenza artificiale | Weekly AI #67

foto scie chimiche

Weekly AI news è la rassegna stampa settimanale curata dai nostri editor sui temi più rilevanti legati all’AI. Sanità, legal, trasporti, innovazione, moda, ambiente: ogni settimana, una raccolta delle novità che stanno cambiando il mondo.

Non si capisce se Apple sia interessata nell’AI generativa

Non paiono esserci segnali netti che Apple abbia in cantiere il lancio di prodotti costruiti attorno alle potenzialità dell’AI generativa. Sembra che attenderà qualche mese in più dei suoi competitor per presentare progetti; secondo qualcuno appare improbabile addirittura che intenda farlo entro il 2024.

Durante la presentazione dei risultati del terzo trimestre del 2023, il CEO Tim Cook ha dedicato al tema poche parole.

È certamente probabile che, anche alla luce della tiepida reazione degli investitori dopo il lancio dell’Apple Vision Pro di giugno, Apple stia lavorando sottobanco a qualche prodotto specifico di intelligenza artificiale (forse il chiacchierato Apple GPT), ma nell’attesa l’azienda si sta muovendo attorno al nuovo mercato con estrema cautela.

AudioCraft, l’AI di Meta che crea musica

Meta ha annunciato AudioCraft, un’intelligenza artificiale generativa dedicata alla creazione di audio e musica.

Il tool, open source, rappresenta uno step importante nello sviluppo dell’audio. Il mondo della musica attendeva da un po’ un’applicazione che seguisse MusicLM di Google. E anzi pare che AudioCraft vada nella direzione di superarla qualitativamente.

Con un sistema text-to-audio si potrà non solo creare musica (senza nessun problema di copyright), ma anche rumori ed effetti sonori di ogni tipo a seconda di esigenze e contesti. Meta paragona la sua portata rivoluzionaria a quella dei sintetizzatori a metà del novecento.
Dopo il lancio di Llama 2, l’azienda di Zuckerberg prosegue il suo posizionamento da protagonista nel mercato AI.

NASA e IBM lanciano un’AI per studiare il cambiamento climatico

La NASA e IBM hanno annunciato una partnership che ha portato alla nascita di un modello di intelligenza artificiale che esplorerà il cambiamento climatico. Si chiama Geospatial Foundation Model, è in grado di accelerare l’analisi delle immagini satellitari ed è stato realizzato in collaborazione con la piattaforma open source di intelligenza artificiale Hugging Face.

Proprio l’aspetto open source è il più interessante dell’iniziativa. L’AI in questione vuole contribuire a portare il dibattito scientifico relativo allo studio della terra in una costante collaborazione aperta.

Il progetto coincida proprio con l’Anno della Scienza Aperta della NASA, che rientra in una visione a lungo raggio finalizzata a costruire una comunità scientifica più accessibile, inclusiva e collaborativa. Un ottimo esempio da seguire per lo sviluppo generale delle AI.

Human in the Loop, l’uomo al centro dell’algoritmo

Il concetto di ‘Human in the Loop’ è spesso citato quando si parla dell’impatto dell’AI nella nostra società. Si tratta di quel principio secondo cui gli esseri umani devono mantenere un ruolo attivo nel processo decisionale dell’intelligenza artificiale.

Prevede un monitoraggio step-by-step e una supervisione ‘allentata’ delle decisioni prese dagli algoritmi fino all’intervento umano vero e proprio se necessario.

Insomma, una visione che vede l’uomo come garante dei principi etici che proteggono la società. Un modo sano di pensare all’integrazione dell’intelligenza artificiale con le attività umane.

Negli USA hanno arrestato una donna per l’errore di un’AI

In America un sistema di riconoscimento facciale ha indicato una donna come colpevole di una rapina portando la polizia ad arrestarla; ma era tutto un errore: l’algoritmo aveva scambiato la sua foto con quella della vera responsabile. 

È solo l’ultimo di una serie di casi che, soprattutto negli USA, sta allarmando l’opinione pubblica. Esiste già una leggerezza nell’utilizzo dell’AI tale che si bypassi il controllo umano? In certe occasioni pare di sì.

Il caso inoltre apre il dibattito su una disparità culturale nella programmazione dell’AI: molti modelli di riconoscimento facciale occidentali sono meno accurati nel riconoscere le minoranze etniche.


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Google e Bill Gates contro le scie chimiche con l’AI

Google ha firmato un accordo con la American Airlines e con l’associazione fondata da Bill Gates Breakthrough Energy per ridurre la formazione della scie chimiche di condensazione degli aerei, ricalcolando le rotte dei velivoli con l’uso dell’AI.

Il progetto servirà a contrastare gli effetti nefasti che l’accumulo delle scie ha sul clima. Secondo Google stessa infatti queste sarebbero responsabili del 35% dell’impatto che l’intero mercato dell’aviazione ha sul riscaldamento globale. L’iniziativa è già in fase sperimentale da sei mesi e i risultati sono incoraggianti: grazie al ricalcolo delle tratte, le scie sono già state ridotte del 54%.

Un’app neozelandese ha creato ricette velenose per errore

In Nuova Zelanda esiste un’app di nome Savey Meal-bot, della catena di supermercati Pak’n’ Save, che accompagna i clienti in ricette pensate per ridurre gli sprechi. Di recente ha iniziato a presentare piatti sempre più surreali, in alcuni casi pericolosi.

L’AI dell’applicazione avrebbe mescolato, per colpa di un bug, prodotti di ogni tipo registrati dagli utenti, formulando proposte di ricette in molti casi assurde. Elementi come candeggina, veleno di formica, colla e cloro gassoso sarebbero stati aggiunti a ingredienti comuni. L’azienda ha invitato ad “usare il giudizio prima di fare affidamento o creare qualsiasi ricetta prodotta da Savey Meal-bot”.

I siti web possono rifiutarsi di contribuire a ChatGPT

Da oggi i siti web possono rifiutarsi di contribuire al rifornimento di contenuti che ‘nutrono’ ChatGPT, non partecipando così al suo addestramento. È una decisione di OpenAI stessa.

Tramite un’aggiunta di poche righe al file robots.txt gli sviluppatori possono ‘chiudere’ l’accesso dei propri siti all’occhio vigile di ChatGPT. L’azienda ha messo a disposizione delle informazioni più dettagliate per tutte le esigenze sul proprio portale ufficiale.

Il Papa parlerà di AI alla prossima Giornata Mondiale della Pace

Lo ha reso noto il Dicastero per il Servizio allo Sviluppo Umano: il tema che Papa Francesco svilupperà in occasione della Giornata della Pace del prossimo gennaio sarà l’intelligenza artificiale e le sue implicazioni etiche.

Il pontefice sente la necessità di un dialogo aperto sul significato di queste nuove tecnologie “dotate di potenzialità dirompenti e di effetti ambivalenti”. Mettendo l’AI al centro del dibattito sull’essere umano del futuro, la Santa Sede dimostra dunque una lungimiranza maggiore rispetto a quella di molti altri Stati.


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