L’utilizzo dell’intelligenza artificiale apre il campo a una serie di rischi. Per questo motivo il Governo americano ha deciso di elaborare una bozza di AI Bill of Rights. Un documento che contiene cinque principi fondamentali il cui rispetto potrebbe garantire una maggiore tutela dei cittadini.
“Al fine di promuovere la visione del presidente Biden, l’ufficio Science and Technology Policy della Casa Bianca ha identificato cinque principi che dovrebbero guidare la progettazione, l’uso e l’implementazione dei sistemi automatizzati per proteggere il pubblico americano nell’era dell’intelligenza artificiale. Il progetto per una Carta dei diritti dell’IA (AI Bill of Rights) è una guida per una società che protegga tutte le persone da queste minacce e utilizzi le tecnologie in modi che rafforzino i nostri valori più alti”.
Con queste parole, la Casa Bianca ha presentato il suo progetto per un AI Bill of Rights (una dichiarazione dei diritti relativa al mondo dell’intelligenza artificiale). Il documento è stato pubblicato insieme al manuale “From Principles to Practice”, che accompagna gli interessati nella concreta implementazione di queste misure preventive.
I temi trattati all’interno dell’articolo
Cos’è l’AI Bill of Rights americano?
L’applicazione dell’intelligenza artificiale, come è noto, genera una serie di dubbi etici, giuridici e sociali. Gli algoritmi che fanno ormai parte delle nostre vite non sono del tutto imparziali (contengono ed esprimono dei bias) e possono talvolta produrre output aberranti che, in mancanza di una supervisione umana in sede di applicazione e implementazione, potrebbero generare rilevanti problematiche.
Per questi motivi, diversi enti nazionali e sovranazionali hanno deciso di mettere mano alla normativa in materia, al fine di tutelare i cittadini. Si pensi alla bozza di Regolamento europeo (l’AI act) e, ora, all’AI Bill of Rights americano, che identifica cinque principi fondamentali nel campo dell’intelligenza artificiale così denominati: sistemi sicuri ed efficaci; protezione dalla discriminazione algoritmica; protezione e privacy dei dati personali; avvisi e spiegazioni; alternative umane.
1 – Sistemi sicuri ed efficaci
Le persone dovrebbero essere messe al riparo da sistemi non sicuri o inefficaci. In particolare, questi dovrebbero essere sviluppati in modo tale da identificarne i potenziali rischi ed effettuando tutti gli opportuni test prima della distribuzione. Il funzionamento dei sistemi deve essere monitorato in maniera continuativa – e, preferibilmente, da parte di organismi esterni e indipendenti– al fine di correggerne componenti e aspetti non ottimali.
I cittadini devono inoltre essere protetti dall’utilizzo inappropriato e irrilevante dei loro dati e dagli effetti negativi che ne potrebbero derivare.
2 – Protezione dalla discriminazione algoritmica
I cittadini non devono essere vittime di discriminazioni da parte degli algoritmi. I sistemi di intelligenza artificiale dovrebbero essere progettati, addestrati e utilizzati in modo equo. In caso contrario, infatti, gli algoritmi potrebbero mostrare un atteggiamento di sfavore nei confronti di determinate persone in base alla razza, al sesso, all’età e ad altre caratteristiche anagrafiche e soggettive.
Talvolta, questo genere di discriminazioni può integrare una fattispecie di reato in quanto viola le tutele legali definite dalla legge per determinate categorie (come le minoranze o i soggetti fragili). Per questo motivo, i progettisti e gli sviluppatori di simili sistemi automatizzati devono adottare tutte le misure necessarie al fine di prevenire spiacevoli situazioni. Ciò anche monitorando gli output offerti dai sistemi nel corso del loro utilizzo.
3 – Protezione e privacy dei dati personali
Le persone devono essere protette da pratiche abusive riguardanti i loro dati personali e devono poter scegliere come questi vengono utilizzati. Dovrebbero essere raccolte solo le informazioni strettamente necessarie allo specifico compito o servizio.
Gli sviluppatori e chi utilizza sistemi automatizzati devono chiedere specifiche autorizzazioni alla raccolta e all’uso dei dati personali dei cittadini. Queste richieste devono essere brevi e scritte in un linguaggio semplice e comprensibile da tutti.
I cittadini, in generale, dovrebbero inoltre essere liberi da una sorveglianza incontrollata. Una situazione sicuramente da evitare nei campi dell’istruzione e del lavoro. Ma anche in altri contesti in cui l’utilizzo di sistemi di sorveglianza potrebbe limitare i diritti dei cittadini.
4 – Avvisi e spiegazioni
I cittadini devono essere informati su quando viene utilizzato un sistema automatizzato e devono essere messi in condizione di comprendere come e perché questo contribuisca a risultati che potrebbero avere un impatto su di loro.
Ai cittadini interessati, dovrebbe essere fornita, da parte degli sviluppatori e degli implementatori dei sistemi automatizzati, una documentazione, opportunamente aggiornata e scritta in un linguaggio semplice e accessibile, relativa al funzionamento dei sistemi stessi, che includa i nomi degli individui o delle organizzazioni responsabili dei sistemi. I cittadini dovrebbero essere informati anche sulle ragioni per cui un sistema ha prodotto determinati risultati.
5 – Alternative umane
Chiunque dovrebbe poter rinunciare all’interazione con un sistema intelligente per optare per la comunicazione con una persona in carne e ossa, ove appropriato. L’adeguatezza di una simile scelta è determinata sulla base delle ragionevoli aspettative in un dato contesto.
È importante che si possa entrare in contatto con un essere umano qualora il sistema fallisca o renda eccessivamente complessa la risoluzione di un determinato problema. Ciò è maggiormente rilevante in ambiti più sensibili, come la giustizia penale, l’istruzione e la salute. I questi settori, la supervisione e la considerazione umane continuano infatti a giocare un ruolo fondamentale.
Applicazione dei principi
Il framework definito dal Governo americano riguarda l’intelligenza artificiale. Le capacità tecniche e le specifiche definizioni dell’AI, però, sono in continua evoluzione. Perciò, la stessa Casa Bianca ritiene che questi principi debbano essere applicati in generale a qualsiasi genere di sistema automatizzato che possa potenzialmente impattare significativamente sull’esercizio dei diritti (diritti civili, libertà civili e privacy), delle pari opportunità e dell’accesso a risorse e servizi fondamentali da parte degli individui e delle loro comunità.