Il CEO di OpenAI Sam Altman sembra aver messo nel mirino Slack, la famosa applicazione di messaggistica aziendale. Secondo Altman, intervistato dal canale YouTube “Conversations with Tyler”, questo strumento contribuisce negativamente a generare grandi quantità di “lavoro fittizio”, distraendo i dipendenti e diminuendo la produttività delle aziende.
Lo stesso ha precisato che presto strumenti di produttività aziendale simili a Slack, come Microsoft Office e Google Docs, saranno sostituiti da “qualcosa di nuovo” e più all’avanguardia, come uno strumento “basato su intelligenza artificiale” in grado di accorpare diverse funzioni in un unica applicazione.
Le affermazioni di Altman hanno subito suscitato una reazione da parte di Elon Musk, uno degli storici rivali di OpenAI e in origine co-fondatore dell’azienda. Musk ha chiamato in causa Microsoft, partner e finanziatore di OpenAI, definendo “suicida” la sua scelta di continuare a supportare il progetto di Altman. Secondo Musk infatti gli obiettivi di OpenAI sono in diretta concorrenza con Microsoft, che rischia di essere fagocitata dalla startup che ha creato ChatGPT. Microsoft ha tra l’altro già integrato GPT-5 nei suoi prodotti come Microsoft 365 Copilot, GitHub Copilot e Azure AI Foundry.
Da quando Elon Musk ha abbandonato OpenAI nel 2017 è spesso stato in polemica con la società di Altman, accusandola di aver tradito la promessa iniziale di offrire un prodotto di AI per il bene pubblico e senza scopo di lucro. Una tensione che nel tempo si è tradotta in diverse cause legali che hanno interessato e interessano tuttora i due giganti del settore.
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