Una serie di ordini esecutivi per sostenere la produzione energetica e la costruzione di data center e alimentare l’espansione dell’intelligenza artificiale negli Stati Uniti. È questo, secondo quanto dichiarato da fonti anonime a conoscenza dei piani governativi statunitensi, il nuovo obiettivo dell’amministrazione Trump in materia di AI.
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L’espansione del consumo energetico
L’espansione dell’infrastruttura dell’AI statunitense ha posto in uno stato di sovraccarico i servizi energetici pubblici e le reti elettriche di molti stati, rendendo necessario un intervento federale mirato per continuare a sostenere il ritmo di espansione odierno.
Secondo l’EIA (Energy Information Administration), dopo anni di stabilità, la domanda elettrica complessiva negli Stati Uniti è tornata a salire e le cause sono da ricercarsi nell’intelligenza artificiale. Ai ritmi attuali si prevede che nei prossimi 5 anni la crescita energetica possa toccare quote del 10% su base nazionale. La stessa tendenza è riportata da società di consulenza come Grid Strategies, che ha stimato una crescita ad un ritmo cinque volte superiore nei prossimi 4 anni rispetto a quella stimata nel 2022, e Deloitte, che ha invece stimato che la domanda di energia dei data center potrebbe aumentare di oltre trenta volte entro il 2035.
Il piano ad hoc dell’amministrazione
Sul tavolo del presidente per ottenere questi risultati c’è un piano d’azione dettagliato che sarà presentato entro la fine del mese di luglio.
Il principale obiettivo di Trump è quello di sburocratizzare l’intero settore energetico e parallelamente anche quello delle concessioni per la costruzione di data center. Rientrano, fra le misure messe sotto esame dall’amministrazione in queste ore, ad esempio la semplificazione della connessione alla rete dei progetti di produzione di energia e l’individuazione di terreni federali su cui poter espandere l’infrastruttura di data center del paese, come ad esempio alcuni gestiti dal Dipartimento della Difesa o dal Dipartimento degli Interni. L’intero processo di autorizzazione potrebbe essere inoltre centralizzato in modo tale da creare un sistema di autorizzazioni nazionali ed evitare che le aziende si debbano rivolgere ai singoli stati per ottenere i permessi.
L’insieme di queste mosse sono in linea con gli obiettivi prefissati dall’amministrazione Usa per diventare “la capitale mondiale dell’intelligenza artificiale” e battere la Cina nella corsa all’AI. Tutti obiettivi già noti e dichiarati da Trump all’interno del suo piano Stargate da 500 miliardi di dollari approvato pochi giorni dopo l’insediamento, e della rispettiva dichiarazione di emergenza energetica nazionale con cui l’amministrazione intende rimuovere gli ostacoli normativi all’accesso e allo sviluppo di combustibili fossili per ampliare la disponibilità energetica.

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