Segnali ravvicinati
Negli ultimi giorni il colosso taiwanese dell’elettronica Foxconn (ufficialmente Hon Hai Technology Group) ha ottenuto l’autorizzazione normativa per investire 569 milioni di dollari nello stato americano del Wisconsin, con l’obiettivo di rispondere alla crescente domanda di server per l’AI.
Il finanziamento è uno dei molteplici segnali che testimoniano un avvicinamento netto tra USA e Taiwan con focus su potenziamento AI e sostegno industriale reciproco.
Pochissimi giorni dopo l’annuncio dell’investimento, Foxconn e NVIDIA hanno presentato il progetto per un centro di supercalcolo da 1,4 miliardi di dollari che sorgerà a Taiwan entro la prima metà del 2026. Si tratterà del più grande cluster di GPU avanzato di Taiwan.
E non è finita qui: congiuntamente l’azienda ha annunciato una collaborazione con OpenAI per per progettare e realizzare rack, componenti e altri hardware per data center e per l’intelligenza artificiale. L’azienda di Altman avrà accesso anticipato per valutare i sistemi e un’opzione per acquistarli.
Intesa Washington-Tapei
Non è un caso se gli intrecci tra big tech americane e le realtà taiwanesi giungono ora. L’amministrazione Trump sta negoziando infatti un possibile accordo commerciale con Taiwan che ha proprio l’obiettivo di aumentare e finalizzare nuovi investimenti sull’industria high-tech negli Stati Uniti e soprattutto prevede la formazione da parte delle eccellenze tech dell’Isola di lavoratori americani.
Non solo Foxconn ma anche altre aziende taiwanesi tra cui TSMC, il colosso mondiale dei semiconduttori, potrebbero espandere ulteriormente le loro operazioni negli USA, portando capitale e personale specializzato. In cambio, Taipei spera di ottenere una riduzione del dazio del 20% che oggi grava su molte esportazioni taiwanesi verso gli Stati Uniti.
L’avvicinamento tra Stati Uniti e Taiwan è profondamente strategico, per via ovviamente del rapporto conflittuale di entrambe con la Cina. Pechino considera l’isola parte del proprio territorio e considera ogni rafforzamento dei legami Washington-Taipei una minaccia diretta ai propri interessi.
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