Ue e Usa, un codice comune per l’intelligenza artificiale

L'Unione europea e gli Stati Uniti stanno elaborando un codice di condotta comune e "volontario" sull'intelligenza artificiale.

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Ue e Usa, un codice comune per l’intelligenza artificiale

L’Unione europea e gli Stati Uniti stanno collaborando attivamente per sviluppare un codice di condotta comune e “volontario” sull’intelligenza artificiale. Questa iniziativa congiunta mira a fornire un quadro di riferimento per lo sviluppo e l’implementazione delle tecnologie di AI. Una strada che potrà garantire, al contempo, la protezione dei diritti umani e il rispetto delle normative vigenti.

Codice comune sull’intelligenza artificiale: una bozza in arrivo

Entro le prossime settimane, si prevede la presentazione di una prima bozza di un codice comune sull’intelligenza artificiale. Il documento è frutto della collaborazione tra l’Unione europea e gli Stati Uniti.

Margrethe Vestager, vicepresidente della Commissione europea, ha sottolineato l’importanza di questo codice “volontario” nel fornire garanzie in attesa che vengano approvate nuove leggi ad hoc. Leggi che, naturalmente, avranno invece un’applicazione generale e una natura vincolante.

Tuttavia, la legge europea sull’intelligenza artificiale, che comprende norme sul riconoscimento facciale e la sorveglianza biometrica, è ancora nel mezzo dell’iter legislativo che prevede una serie di passaggi tra le istituzioni europee, con tanto di discussioni e approvazioni. Da qui, nasce l’esigenza di adottare misure che possano ‘coprire’ questa fase transitoria nell’ottica della tutela dei diritti.

Le parole di Blinken

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha evidenziato il ruolo cruciale del Consiglio per il commercio e la tecnologia (TTC) tra Europa e Stati Uniti nel contribuire a stabilire codici di condotta volontari aperti a tutti i Paesi che condividano gli stessi valori e principi.

Un primo step che permette però di guardare al futuro, iniziando a collaborare a livello sovra/internazionale nella gestione delle tecnologie emergenti.

Inoltre, anche l’Australia sta valutando l’opportunità di una regolamentazione mirata per l’intelligenza artificiale, come ha dichiarato il ministro dell’Industria e della Scienza, Ed Husic.

Un nuovo appello degli esperti

La decisione di lavorare insieme per creare un codice comune sull’intelligenza artificiale, maturata nel corso degli ultimi mesi, arriva però in seguito a un nuovo appello lanciato da diversi esperti del settore. Numerosi studiosi, ricercatori ed esperti di AI sostengono infatti che mitigare il rischio di estinzione dell’AI dovrebbe essere una priorità globale insieme ad altri rischi su scala sociale come le pandemie e la guerra nucleare”.

Tra i firmatari di questa dichiarazione, pubblicata sul sito del Center for AI Safety, figurano noti esperti e personaggi pubblici. Tra questi Geoffrey Hinton e il CEO di OpenAI, Sam Altman.

I prossimi step

Dunque, in attesa che il legislatore europeo proceda all’approvazione della bozza dell’AI Act, l’Unione europea e gli Stati Uniti stanno compiendo passi significativi verso la creazione di un codice comune sull’intelligenza artificiale. L’obiettivo è garantire – seppur su base volontaria – uno sviluppo etico e responsabile delle tecnologie di AI.

La tutela dei diritti, infatti, è e deve rimanere prioritaria con riferimento al progresso tecnologico e alle rapide evoluzioni che caratterizzano il campo dell’AI, soprattutto negli ultimi mesi.


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