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Weekly AI news è la rassegna stampa settimanale curata dai nostri editor sui temi più rilevanti legati all’AI. Sanità, legal, trasporti, innovazione, moda, ambiente: ogni settimana, una raccolta delle novità che stanno cambiando il mondo.
I temi trattati all’interno dell’articolo
AI Talks | La fotografa Barbara Zanon: “Con l’intelligenza artificiale, il rischio fake è dietro l’angolo”
La seconda puntata di AI Talks, il format di interviste di AI news alla scoperta dell’intelligenza artificiale, è con la fotografa Barbara Zanon.
Barbara Zanon è una ritrattista, fotogiornalista e fotografa di matrimoni attiva nel settore dal 2004. Iscritta all’Ordine dei Giornalisti e all’associazione internazionale Women Photograph, ha collaborato con una serie di note testate italiane e internazionali, tra cui Life, La Repubblica, Vogue, El Mundo, El País, Cosmopolitan, Elle, Le Monde, Forbes e Time.
Di recente, Zanon ha realizzato un servizio sull’Ucraina con l’intelligenza artificiale, dimostrando le potenzialità delle tecnologie emergenti e i rischi che esse potrebbero generare. Un tema di grande rilievo e attualità, di cui abbiamo voluto trattare proprio con lei.
AI Act, Sam Altman: “OpenAI potrebbe interrompere i propri servizi in Europa”
Il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha recentemente espresso preoccupazione con riferimento all’AI Act europeo, una legge in fase di finalizzazione che impone nuovi obblighi ai creatori di modelli di intelligenza artificiale, come quelli utilizzati nei servizi ChatGPT e DALL-E di OpenAI.
Dopo un discorso a Londra, Altman ha avvertito che, se OpenAI non riuscirà a conformarsi alla nuova regolamentazione Ue, potrebbe ritirare i suoi servizi dal mercato europeo.
Avvocato americano usa ChatGPT, che cita precedenti fasulli
Steven Schwartz, avvocato americano dalla lunga carriera forense, ha utilizzato ChatGPT per definire la propria strategia e per trovare rapidamente precedenti legali – fondamentali in un sistema di common law – nel corso di un procedimento di fronte a un giudice di Manhattan. Le cose non sono andate come sperava.
Per la ricerca di precedenti che potessero corroborare la sua posizione, il legale si è rivolto al noto chatbot di OpenAI, che gli ha offerto una serie di sentenze apparentemente utili al caso.
Non riuscendo a verificare i casi citati, il giudice chiamato a presiedere l’udienza, Kevin Castel, ha però chiesto all’avvocato di fornire alla corte gli estremi dei casi. Schwartz ha così chiesto nuovamente all’intelligenza artificiale, che gli ha presentato in modo preciso date e numeri delle sentenze e i tribunali che si erano pronunciati.
Il giudice ha così riscontrato la falsità delle informazioni addotte e lo stesso ChatGPT ha poi ammesso di essersi inventato tutto, dicendosi persino dispiaciuto per il disturbo arrecato. Ora l’avvocato rischia importanti sanzioni disciplinari per la sua condotta.
Con l’intelligenza artificiale siamo a “rischio di estinzione”?
Diversi esperti di intelligenza artificiale lanciano un nuovo appello:
“Mitigare il rischio di estinzione dell’AI dovrebbe essere una priorità globale insieme ad altri rischi su scala sociale come le pandemie e la guerra nucleare”.
È la breve dichiarazione firmata da numerosi esperti e personaggi pubblici, tra cui anche Geoffrey Hinton e il CEO di OpenAI, Sam Altman, pubblicata sul sito del Center for AI Safety.
Un fondo italiano per l’AI
“Il Governo è attento agli sviluppi dell’intelligenza artificiale, settore nel quale occorre trovare un equilibrio tra i diritti degli esseri umani e l’evoluzione tecnologica. Lavoriamo per coltivare una politica industriale che è essenziale anche in questo settore così strategico. Il nostro obiettivo è aumentare l’indipendenza dell’industria italiana e coltivare una nostra capacità nazionale di sviluppare competenze e ricerca nel settore.
Per questo stiamo lavorando con Cdp alla creazione di un fondo di investimento destinato alle startup più innovative, affinché si possa promuovere lo studio, la ricerca e la programmazione sull’AI in Italia”.
Sono le parole del sottosegretario con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti, nel corso dell’intervista con Class Cnbc, realizzata in occasione del suo Artificial intelligence day.
La sclerosi multipla in mostra con l’intelligenza artificiale
L’intelligenza artificiale risulta molto utile in diversi ambiti della nostra vita, uno fra tutti quello sanitario. La ricerca, la diagnosi, la definizione di terapie mirate ai singoli pazienti sono solo alcuni degli utilizzi più diffusi dell’AI in medicina.
Recentemente, l’Associazione italiana sclerosi multipla ha proposto un’iniziativa tra scienza e arte, mirata a portare consapevolezza sulla malattia degenerativa. In particolare, “PortrAIts” mette in mostra, grazie alla rappresentazione resa possibile da un’intelligenza artificiale generativa, i sintomi descritti da chi è affetto dalla sclerosi multipla.
L’ex direttore generale di Apple: “500 milioni per un’AI generativa europea”
Marco Landi, attuale presidente di EuropIA ed ex DG e COO di Apple, ha lanciato “un appello al governo italiano affinché possa destinare 500 milioni di euro all’interno del Pnrr per la creazione di un consorzio di aziende italiane che lavorino allo sviluppo di iniziative strategiche nel settore dell’intelligenza artificiale”.
Un passo necessario se si intende competere con i grandi colossi tech americani e cinesi.
La domanda AI spinge Nvidia oltre quota 1 trilione
Nvidia è la prima società di chip a raggiungere un valore di mercato pari a un trilione di dollari. Ciò è stato possibile grazie alla sempre crescente richiesta di servizi di intelligenza artificiale.
L’azienda produce infatti alcuni dei chip più avanzati e adatti all’utilizzo nel campo dell’AI, anche se alcuni ritengono che il loro valore sia sopravvalutato.
Meta addestra la sua AI sulla Bibbia
La società madre di Facebook ha sviluppato un sistema di intelligenza artificiale text-to-speech che sarebbe in grado di identificare oltre 4mila lingue.
L’obiettivo di Meta è anche quello di preservare anche le lingue minori e, per farlo, ha deciso di utilizzare la Bibbia e altri testi religiosi, tradotti in moltissime lingue.
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