A luglio il senatore della California Scott Wiener aveva proposto un disegno di legge per garantire sicurezza attorno allo sviluppo dell’intelligenza artificiale e scongiurare i rischi derivanti dai modelli più avanzati. Il disegno di legge prevede l’obbligo per le aziende AI di testare i propri sistemi e di predisporre misure di sicurezza aggiuntive per evitare che vengano potenzialmente manipolati fino, ad esempio, a distruggere la rete elettrica dello Stato o a permettere la creazione di armi chimiche.
Il disappunto diffuso in breve tra le big tech riguardo a questa legge è ora culminato in una lettera proveniente da OpenAI.
Il responsabile della strategia della start-up, Jason Kwon, ha scritto che la proposta di legge rappresenta una minaccia allo “status unico della California come leader mondiale nell’intelligenza artificiale“.
I timori di OpenAI sono che la legge possa “rallentare il ritmo dell’innovazione e portare ingegneri e imprenditori californiani di fama mondiale a lasciare lo Stato in cerca di maggiori opportunità altrove“.
Wiener ha rispedito al mittente le preoccupazioni, definendoli una “vecchia argomentazione”. Il dibattito somiglia molto a quello europeo sorto in seguito alla proposta dell’AI Act. La legge californiana dovrebbe essere votata entro la fine di questo mese.