Delle trattative in corso, non più così segrete, si era già sentito parlare ad inizio giugno, ma oggi è ufficiale: OpenAI utilizzerà Google Cloud Platform (GCP) per supportare ChatGPT e l’insieme dei suoi servizi API disponibili in diversi paesi.
Questa decisione rispecchia la strategia interna dell’azienda finalizzata ad espandere le proprie potenzialità tramite una diversificazione delle fonti ed ottenere una maggiore potenza di calcolo e sopperire alla crescente domanda dei suoi servizi da parte degli utenti. In questo senso, la decisione rappresenta anche una vittoria per Google, che si dimostra una realtà forte e competitiva nel settore del cloud insieme a Microsoft e Amazon.
In una prima fase OpenAI contava esclusivamente sulla partnership con Microsoft, ma successivamente, in corrispondenza della rottura del legame che univa le due società e della loro concorrenza crescente, la società di Sam Altman ha aperto a nuovi partner. Oltre a Google e Microsoft, OpenAI utilizza infatti anche la potenza di calcolo offerta da CoreWave e Oracle.

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