In seguito all’accordo raggiunto con Microsoft sulla ristrutturazione societaria, OpenAI potrebbe decidere di quotarsi in borsa già nel 2026, precisamente nella seconda dell’anno, con un’offerta pubblica iniziale (IPO) dal valore di un trilione di dollari. Lo riporta Reuters in un rapporto esclusivo dedicato al futuro della società di Sam Altman.
Se la cifra dovesse essere confermata, si tratterebbe di una delle più grandi IPO di tutti i tempi. Attraverso la quotazione in borsa, per OpenAI si aprirebbe la strada verso una raccolta di capitale più efficace che contribuirebbe ad un numero maggiore di acquisizioni e a finanziare gli ambiziosi piani infrastrutturali dell’azienda.
Nel corso di una recente diretta streaming Altman ha affermato che ritiene una quotazione in borsa “la strada più giusta” per l’azienda in virtù dell’elevato fabbisogno di capitale di cui necessiterà la società nei prossimi mesi e anni. Nonostante OpenAI rappresenti la società di punta nel mondo dell’intelligenza artificiale, al momento l’azienda, che ha raggiunto un fatturato annuo di 10 miliardi di dollari, rimane ancora in perdita.
Il paradosso di OpenAI: è sempre più centrale ma perde miliardi di dollari
I costi sono ancora fuori controllo, ma secondo Altman è…