Fratture tra Microsoft e OpenAI? Nadella spinge sulla sua AI di nome MAI

Microsoft starebbe lavorando alla sua AI proprietaria, progettata dal team di Mustafa Suleyman, con l'intenzione di staccarsi da Altman.
Fratture tra Microsoft e OpenAI? Nadella spinge sulla sua AI di nome MAI

Sam Altman e Satya Nadella al DevDay 2023

Recenti sviluppi suggeriscono che la partnership tra Microsoft e OpenAI, una delle alleanze simbolo dell’intelligenza artificiale, starebbe attraversando una fase di crisi. Secondo quanto riportato da The Information, Microsoft sembrerebbe orientata verso soluzioni interne per ridurre la propria dipendenza da Altman e soci, in particolare accelerando su una sua nuova AI.

L’AI secondo Microsoft

Microsoft si starebbe concentrando sullo sviluppo di modelli di ragionamento interni, noti come MAI, già dallo scorso anno; l’obiettivo è quello di competere direttamente con OpenAI, la cui tecnologia è stata fino ad ora il cuore delle offerte AI di Microsoft. I modelli MAI, il cui sviluppo è guidato da Mustafa Suleyman, avrebbero prestazioni comparabili a quelle offerte da OpenAI e Anthropic e Microsoft sta attualmente sperimentando l’integrazione di MAI nel suo prodotto di punta, Microsoft 365 Copilot. Potrebbe rendere disponibili queste soluzioni agli sviluppatori esterni entro la fine dell’anno.

La strategie di Nadella

Microsoft ha sempre dichiarato di voler differenziare i modelli di alimentazione di Copilot, nonostante il rapporto privilegiato con OpenAI (in cui ha investito negli anni circa 14 miliardi) e ha specificato più volte che questa strategia non inficia il rapporto tra le due aziende. Tuttavia i segni di un loro possibile allontanamento si sono già osservati negli ultimi mesi. Secondo alcuni analisti, l’iniziativa semi governativa “Stargate“, progetto da 500 miliardi di dollari in collaborazione con Oracle e SoftBank, ha già sancito l’inizio di un distacco. Primo scopo di Stargate è quello di costruire nuovi data center negli Stati Uniti in una collaborazione su larga scala, il che allarga i rapporti di dipendenza tra OpenAI e altri attori, allontanando dalla precedente esclusività da Microsoft per le risorse di cloud computing.

Comunque vadano le cose nel prossimo futuro, è di sicuro interesse per Microsoft ridurre la dipendenza da OpenAI, ne sono prova anche investimenti in altre aziende come la francese Mistral AI, supportata con 16 milioni di dollari.


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