La multinazionale californiana Advanced Micro Device (AMD), specializzata nella produzione di semiconduttori, ha lanciato sul mercato a sorpresa il suo nuovo chip MI300X, da molti esperti salutato immediatamente come il più potente al mondo. Lisa Su, il CEO di AMD, ha presentato il prodotto durante una conferenza a Santa Clara, portando una ventata di novità nel panorama tech.
Corsa all’acquisto
Le caratteristiche tecniche del chip hanno già garantito infatti all’azienda contratti milionari con giganti del software come Meta, Microsoft e Oracle, che altro non attendono che uno spiraglio per superare finalmente la loro dipendenza commerciale dal gigante dei microchip NVIDIA, principale avversario di AMD.
Entrambe le aziende, NVIDIA e AMD, non producono fisicamente i chip ma li progettano, affidandone la produzione ad altre aziende, su tutte la Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC) a Taiwan. Quest’ultima, leader nelle abilità industriali del settore, è cruciale per la produzione di chip ultra tecnologici e svolge un ruolo strategico considerando anche le implicazioni geopolitiche legate alle tensioni tra Taiwan e la Cina.
Il braccio di ferro dei chip
Lisa Su prevede che il mercato dei chip per l’AI, i principali strumenti per la corsa all’oro generativa, raggiungerà i 400 miliardi entro il 2027, sfidando le stime più conservative.
Taiwanese di 54 anni, diventata CEO di AMD nel 2014, Su ha giocato un ruolo chiave nel rimettere in sesto l’azienda, orientandola verso il mercato specifico dei microprocessori per intelligenza artificiale e preparandola per la sfida di questo millennio.
NVIDIA, sotto la da Jensen Huang, ha avuto l’intuizione e l’abilità di anticipare ulteriormente questa tendenza, diventando nel corso dell’ultimo anno un gigante nell’AI generativa e vedendo crescere il suo valore da 300 miliardi a oltre mille miliardi di dollari nel 2023, in un posizionamento praticamente monopolistico. Ad oggi di fatto non esiste azienda tech, tra le principali, che non si avvalga dei loro prodotti. Almeno fino ad ora.