Mentre Sam Altman, CEO di OpenAI, riconosce l’avanzata dell’innovazione cinese nel campo dell’intelligenza artificiale, la sua attenzione si rivolge ora verso l’Oriente giapponese. Secondo recenti indiscrezioni, SoftBank, il conglomerato tecnologico guidato da Masayoshi Son, sta valutando un investimento diretto in OpenAI compreso tra 15 e 25 miliardi di dollari, una cifra che potrebbe addirittura superare l’investimento di Microsoft nella stessa società. Il premier giapponese incontrerà esponenti di OpenAI e SoftBank nella giornata di lunedì.
Questo potenziale accordo rafforzerebbe la collaborazione tra SoftBank e OpenAI, già partner negli USA nel progetto “Stargate”, un’iniziativa da 500 miliardi di dollari annunciata a gennaio 2025, mirata a potenziare l’infrastruttura dell’intelligenza artificiale negli Stati Uniti e a creare 100.000 posti di lavoro.
L’investimento di SoftBank potrebbe ridefinire gli equilibri tecnologici tra Stati Uniti e Asia, fungendo da contrappeso all’aggressiva espansione cinese nel settore dell’AI. Altman ha inizialmente elogiato il modello R1 della startup cinese DeepSeek, ma dopo un’analisi approfondita OpenAI e Microsoft l’hanno accusato pesantemente di plagio dell’addestramento.