Il termine “AI slop”, diventato famoso nei trend social e che in italiano si traduce letteralmente come “sbobba digitale”, è stato eletto parola dell’anno 2025 dal Macquarie Dictionary, il principale dizionario di inglese australiano, nonché una delle fonti più autorevoli e affidabili in materia.
Il termine si riferisce a contenuti di scarsa qualità e privi di significato generati con intelligenza artificiale che diventano popolari sui social e accessibili a milioni di persone nel loro flusso di visualizzazioni quotidiane. Il comitato del dizionario Macquarie ha sottolineato che prodotti di questo genere stanno assumendo un ruolo sempre più centrale nell’insieme di contenuti che le persone consumano online.
Il riconoscimento di un termine legato all’AI da parte di un’istituzione culturale come il Macquarie Dictionary denota come l’AI e i suoi effetti collaterali stiano entrando sempre con maggior forza nel linguaggio comune e nelle riflessioni culturali. Diversi ricercatori hanno anche analizzato l’impatto che l’esposizione costante e prolungata a contenuti di questo genere può avere sul piano cognitivo, coniando il termine “brain rot” (“marciume cerebrale”), per indicare lo stato cognitivo in cui si trova il cervello umano quando è sottoposto a AI slop.
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