La banca d’affari statunitense Goldman Sachs sta fortemente puntando sull’intelligenza artificiale per migliorare la propria produttività e per questo potrebbe mettere un freno alle assunzioni ed effettuare alcuni licenziamenti. Lo ha annunciato la stessa banca con una nota interna rivolta ai dipendenti e visionata da Reuters.
Il progetto di integrazione dell’AI all’interno delle funzioni aziendali si chiama “OneGS 3.0” e toccherà diversi settori come le vendite, il processo di inserimento dei nuovi dipendenti, i prestiti, la rendicontazione normativa e la gestione dei fornitori. “I rapidi progressi nell’ambito dell’intelligenza artificiale possono generare significativi guadagni in termini di produttività per noi e siamo certi di poter reinvestire tali guadagni per continuare a fornire soluzioni di livello mondiale ai nostri clienti” si legge nel promemoria dell’azienda. Nonostante i potenziali tagli, un portavoce di Goldman Sachs ha affermato che l’anno sarà chiuso con un aumento netto dell’organico.
Secondo un’analisi condotta dall’ABA Banking Journal su oltre 400 banche del mondo, la maggior parte degli istituti bancari a livello globale implementa o ha già implementato strumenti di intelligenza artificiale. In particolare nell’11% circa dei casi la tecnologia è già operativa, mentre nel 43% degli istituti si trova in fase di implementazione. In questo senso l’adozione prevale nelle grandi banche con asset maggiori di 250 miliardi di dollari.

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Di fatto è un'idea per finanziare una forma di reddito…