Sono attesi oggi, giovedì 8 maggio, presso il Congresso degli Stati Uniti, i maggiori dirigenti statunitensi dei colossi dell’AI, fra cui quelli di OpenAI (Sam Altman), Microsoft (Brad Smith) e AMD (Lisa Su). L’obiettivo? Tenere un’udienza in Senato al fine di delineare quelle che a loro avviso sono le linee guida e le strategie utili per mantenere, e soprattutto implementare, il primato statunitense nella grande corsa all’AI fra Stati Uniti e Cina.
I temi trattati all’interno dell’articolo
La minaccia cinese di DeepSeek
Da quando infatti la Cina a inizio 2025 ha sorpreso tutto il mondo con il lancio di DeepSeek, un modello di AI competitivo, conveniente e di alta qualità, gli Stati Uniti si sono mossi in maniera difensiva e preventiva per scongiurare un superamento su tutta la linea da parte di Pechino. Ed è questa la missione portata avanti dalla commissione per il commercio del Senato degli Stati Uniti, presieduta dal senatore repubblicano Ted Cruz, ovvero ridurre le barriere normative all’intelligenza artificiale statunitense per favorirne uno sviluppo rapido, qualitativo ed efficiente in chiave anti-cinese.
Politica e affari insieme nella strategia anti-Pechino
Secondo le indiscrezioni della stampa, i dirigenti testimonieranno in favore di uno sforzo congiunto per un’intelligenza artificiale che possa definirsi democratica e allineata ai valori dell’Occidente liberale, alternativa ed in contrasto alle opzioni di AI offerte al mondo dal modello cinese. Su questo tema è chiaro da tempo come si stia consumando una convergenza di interessi politici e industriali degli Usa, che si sposano a pieno anche con quella che è la strategia finale di contrasto alla Cina da un punto di vista geopolitico.
I colossi dell’AI stanno infatti cercando di sfruttare la volontà dell’amministrazione Trump di porre le basi per uno slancio interno sull’AI, rappresentata anche dal piano Stargate dal valore di 500 miliardi di dollari, per garantire e garantirsi un ruolo globale di primo piano nel futuro dell’intelligenza artificiale. Le intenzioni degli Stati Uniti sono chiare e ben rappresentate da una dichiarazione di Ted Cruz che anticipa l’udienza di oggi al Senato: “Il modo per battere la Cina nella corsa all’intelligenza artificiale è superarla nell’innovazione, non imporre agli sviluppatori di intelligenza artificiale normative in stile europeo“.

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