Nelle ultime settimane, OpenAI si è ritrovata sotto una forte pressione competitiva dovuta al tentativo esterno da parte di Meta di sottrarle talenti preziosi con l’offerta di contratti a condizioni economiche più vantaggiose. Questo ha indotto i suoi dirigenti, in un’ottica emergenziale, a imporre a tutti i dipendenti una settimana di chiusura per ripensare la strategia ed allontanare il rischio di implosione interna, oltre che ad aumentare nell’immediato le retribuzioni del personale.
Secondo quanto riportato da Wired, l’obiettivo della dirigenza è quello di mantenere alto il morale e il livello di soddisfazione interno dei dipendenti che, visti i ritmi strazianti che li portano a lavorare anche fino a 80 ore a settimana, potrebbero trovare molto attraenti le proposte di altre società con retribuzioni e servizi più agevolati.
La campagna di reclutamento avviata da Meta nelle ultime settimane, che ad ora ha attratto a sé otto dipendenti di OpenAI, ha inflitto un duro colpo alle sicurezze di OpenAI. Per questo la dirigenza ha deciso di mobilitarsi offrendo uno stacco fisico e mentale ai team che lavorano in maniera estenuante. Diversi leader della società, come ad esempio il responsabile della ricerca Mark Chen, si sono inoltre attivati per convincere in prima persona i dipendenti a non cedere in questo momento di difficoltà con messaggi personalizzati di questo tenore: “Se ti fanno pressione o ti fanno offerte ridicole e spropositate, ditegli semplicemente di tirarsi indietro. Non è carino fare pressione sulle persone nella decisione potenzialmente più importante. Vorrei poter parlare con te di questo e so tutto delle loro offerte”, oppure “Meta sa che stiamo usando questa settimana per ricaricarci e ne approfitterà per cercare di spingervi a prendere decisioni in fretta e in solitudine”.
Meta recluta personale per un nuovo team AGI
Bloomberg, citando fonti a conoscenza della questione, riporta la notizia…