Si iniziano a vedere le prime distopiche scene di persone con l’Apple Vision Pro

Si iniziano a vedere le prime distopiche scene di persone con l’Apple Vision Pro

Progetto senza titolo - 1

Ѐ stato ufficialmente messo in vendita il 2 febbraio negli USA l’Apple Vision Pro. Era stato presentato la scorsa estate e si tratta di un gadget che si avvicina alla mitologia. L’azienda lavorava a questo modello da circa sette anni, durante i quali ha cambiato rotte più volte sulla sua progettazione.

I temi trattati all’interno dell’articolo

Come una rivelazione

Il CEO Tim Cook ha raccontato che la prima volta che ne provò un prototipo fu per lui un momento rivoluzionario, durante il quale comprese il futuro del lavoro e dell’intrattenimento. La realtà aumentata è un obbiettivo che gli innovatori del tech perseguono da decenni, per molti versi un sogno.

Sui social in queste ore già si susseguono immagini di persone che munite di visore tracciano segni nell’aria, svolgendo attività in luoghi affollati come stazioni o metropolitane. Uno dei video più virali mostra un ragazzo intento a battere tasti immaginari apparentemente scorrendo pagine, seduto in un vagone della metropolitana di New York.

In un altro video una persona attraversa la strada ma nel mentre interagisce con elementi virtuali spostandoli con le mani.

Gira addirittura il video di un ragazzo che sarebbe stato fermato dalla polizia mentre indossava il visore guidando una Tesla (sia che il video sia autentico che sia costruito, è una combo formidabile di due prodotti tech simbolo della nostra epoca).

Un’altra foto circolata mostra due persone che lo indossano mentre mangiano sedute ad un tavolo. Forse è la foto che restituisce l’effetto più distopico: a differenza degli altri casi è un esempio di “relazione 5.0“. Dal momento che i visori restituiscono un’immagine della realtà ripresa da telecamere, i due utenti non possono vedere realmente l’un l’altro, ma solo una ripresa fornita dai rispettivi visori. Forse stanno condividendo il loro pranzo in un luogo virtuale condiviso, funzione presente nello strumento.

Il video più assurdo che circola in queste ore è probabilmente quello di questo ragazzo che non solo si aggira per le strade con il visore addosso, ma lo fa accompagnato da un cane robot.

https://www.youtube.com/watch?v=8vgtZen-WbA

Scenari immersivi e iper realtà

Il prodotto costa tantissimo (circa tremilacinquecento dollari), chi lo ha testato riporta performance contrastanti, pare che abbia un peso notevole e ha una batteria scomoda che non dura molto. Tuttavia tutti descrivono il suo utilizzo come un’esperienza davvero formidabile. Apple è riuscita a trasformare il suo lancio in un evento mediatico come non accadeva da molti anni (Cook l’ha paragonato addirittura al lancio dell’iPhone), che ha acceso un genuino interesse degli utenti per la realtà aumentata. Non è certo il primo prodotto simile lanciato sul mercato, ma è il primo pensato per un reale utilizzo nella vita quotidiana a riscuotere una risposta immediata. Nemmeno gli occhiali di Meta, usciti nel 2023, hanno sortito un effetto paragonabile.

Lo schermo dell’Apple Vision inquadra la realtà e la rimanda agli occhi (il cui movimento viene ‘mappato’) per poterci interagire digitalmente.

Pur vedendo lo spazio attorno, gli utenti possono svolgere una vasta serie di attività come se fossero al computer. Poi ovviamente si può accedere a tutto un campionario di scenari immersivi, sfruttabili a seconda delle esigenze. Ѐ possibile anche creare un avatar di sé stessi, per l’interazione con altri utenti. Si possono solo immaginare le applicazioni di una tecnologia del genere su larga scala nel campo dell’architettura, del design, dell’arte o dell’insegnamento. Per ora sono state diffuse poche applicazioni progettate specificatamente per l’Apple Vision Pro ma il viaggio di questa innovazione è solo all’inizio.

L’era dei visori

Come per tutte le innovazioni tecnologiche, probabilmente non conta tanto cosa questo oggetto possa fare oggi, ma cosa potrà fare in futuro. Sarà interessante osservare quale sarà la risposta del mercato dei competitor. Probabilmente la vera rivoluzione, più che legata al prodotto specifico dell’azienda, è che Apple ha inaugurato l’era dei visori.


In Evidenza


I modelli generativi inquinano l’informazione? La nostra intervista a Luciano Floridi | AI Talks #13

La nostra intervista a Luciano Floridi, già professore di filosofia…

I modelli generativi inquinano l’informazione? La nostra intervista a Luciano Floridi | AI Talks #13
OpenAI: anche Mira Murati lascia

L'abbandono di Murati si aggiunge a quelli di Ilya Sutskever,…

OpenAI: anche Mira Murati lascia
L’AI ha fatto divorziare la capacità di agire e l’intelligenza: la nuova umanità secondo Floridi

Luciano Floridi, a teatro, ha esplorato la natura umana, contrapposta,…

L’AI ha fatto divorziare la capacità di agire e l’intelligenza: la nuova umanità secondo Floridi
Bambina di 8 anni crea chatbot da sola: la nostra intervista esclusiva al papà

Il video di Faraday è stato visto oltre 2,6 milioni…

Bambina di 8 anni crea chatbot da sola: la nostra intervista esclusiva al papà
Quando le relazioni sono artificiali

Da un partner virtuale a una conversazione con una persona…

Quando le relazioni sono artificiali

Powered byReputation Manager

Privacy policy| Cookie policy| Cookie setting| © 2025