Sono sempre di più le aziende che contattano professionisti di diversi settori per chiedere loro di risolvere problemi o correggere errori causati da strumenti di intelligenza artificiale. Gli stessi strumenti che magari erano stati ingaggiati tempo prima da quelle aziende per abbattere i costi relativi al personale.
Si tratta di una tendenza che coinvolge in particolare i settori del copywriting e della produzione e gestione di contenuti informatici a scopo di marketing, che è stata raccontata dalla Bbc tramite la raccolta di una serie di testimonianze di professionisti di questi settori che stanno trovando un florido mercato proprio nella correzione di errori o inesattezze compiute dall’intelligenza artificiale. Come sottolinea l’emittente britannica, spesso questa tendenza si risolve in un accumulo maggiore di danni economici per quelle aziende che con l’AI volevano risparmiare sperando di ottenere lo stesso risultato prodotto da un umano o uno addirittura migliore.
Circoscrivendo l’analisi al contesto del Regno Unito, alcuni dati possono fornire una panoramica più chiara su quello che è il livello di implementazione di AI nelle imprese del paese. Secondo un report del governo britannico risalente al 2022, circa il 15% delle imprese aveva già adottato almeno una tecnologia di AI, mentre la più recente indagine di Amazon Web Services, di aprile 2025, sosteneva che nel Regno Unito “ogni 60 secondi” un’azienda adotta sistemi di AI e la percentuale di imprese che ne fanno uso è salita fino al 52% nell’anno corrente.

AI e lavoro nello studio di Jabra: chi la usa è più ottimista e soddisfatto ma anche stressato
Lo studio suggerisce che l'AI può essere uno strumento ambivalente,…