Le trimestrali positive di Nvidia
Con gli occhi dei mercati finanziari globali puntati addosso, mercoledì 19 novembre il CEO di Nvidia Jensen Huang ha placato i timori relativi all’imminente scoppio della bolla dell’intelligenza artificiale presentando degli ottimi risultati trimestrali sull’andamento della sua azienda.
L’attesa era enorme perché le prestazioni del colosso Nvidia, l’azienda più capitalizzata al mondo, sono talmente significative che possono da sole rappresentare la tendenza generale di tutto il mercato dell’AI. Nelle ultime settimane c’erano stati anche alcuni movimenti finanziari, che hanno visto protagonisti del mondo del tech come Peter Thiel e Michael Burry lanciare messaggi pubblici e azioni concrete di sfiducia nei confronti di Nvidia.
Ma i risultati del terzo trimestre del 2025 di Nvidia sono stati positivi. L’azienda ha registrato una crescita del 62% nelle vendite, segnando la prima forte accelerazione in sette trimestri consecutivi, e prevede un fatturato di 65 miliardi di dollari nel quarto trimestre fiscale.
Il commento del CEO Jensen Huang
Durante una chiamata con gli analisti, Jensen Huang ha voluto minimizzare i rischi dello scoppio di una bolla di cui si è tanto discusso ultimamente. “Si è parlato molto di una bolla dell’intelligenza artificiale. Dal nostro punto di vista, vediamo qualcosa di molto diverso” ha affermato Huang, elogiando poi le imprese e i risultati raggiunti dalla sua azienda: “Gli sviluppatori ci adorano perché siamo ovunque, dal cloud all’on-premise, ai sistemi robotici, ai dispositivi edge, ai PC, e così via. Un’unica architettura. Tutto funziona alla perfezione. È incredibile”.
La preoccupazione degli analisti non cala
Tuttavia, secondo alcuni analisti i risultati positivi di Nvidia non possono essere ragione sufficiente per scongiurare il rischio dello scoppio di una bolla AI. L’analista di Stifel Ruben Roy nel merito ha dichiarato che esiste ancora una concreta “preoccupazione che la crescita della spesa per le infrastrutture di intelligenza artificiale non sia sostenibile”.
In passato, oltre al possibile rallentamento delle vendite, di Nvidia sono state evidenziate criticità in merito all’eccessiva concentrazione della sua attività economica in pochi soggetti, con solo quattro clienti che nel terzo trimestre hanno rappresentato il 61% delle sue vendite totali, in aumento rispetto al 56% del secondo trimestre. Un’interconnessione eccessiva fra i protagonisti del mercato dell’AI è stata spesso individuata come un nodo pericoloso per quanto riguarda il potenziale scoppio della bolla finanziaria.
Gli effetti sui mercati finanziari
Dopo la presentazione delle trimestrali di Nvidia, le azioni tecnologiche globali hanno registrato un rialzo generale dovuto agli effetti tranquillizzanti degli annunci di Huang. La domanda di hardware per l’AI rimane solida e costante, e questo è un elemento rassicurante per i mercati finanziari.
Effetti positivi sono stati riscontrati in tutto il mondo. Le azioni dei produttori di chip statunitensi Advanced Micro Devices (AMD) e Intel sono cresciute rispettivamente del 5% e del 2%, mentre Arm Holdings, Micron Technology e Broadcom hanno guadagnato tra l’1% e il 3%. L’indice tecnologico europeo è salito dell’1,2%, con ASML che ha guadagnato il 2,1%.
In Asia, la TSMC di Taiwan è salita del 4,3%, SK Hynix ha guadagnato oltre l’1,6% e il Nikkei giapponese ha riconquistato la soglia dei 50.000 punti, grazie all’impennata dei fornitori di chip e dei titoli legati all’AI.
Nvidia fa la storia: è la prima azienda a raggiungere 5 trilioni di dollari di valutazione di mercato
Il nuovo record di Nvidia consolida la posizione dominante del…
