Durante la visita in Giappone per ufficializzare l’investimento da parte di SoftBank in OpenAI, Sam Altman e il CEO della banca nipponica Masayoshi Son hanno incontrato il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba, sottolineando il potenziale impatto politico ed economico della nuova partnership nel Paese.
Son e il CEO di OpenAI hanno annunciato nell’occasione fa un’importante collaborazione per la creazione di una joint venture in Giappone. Il progetto, denominato SB OpenAI Japan, avrà lo scopo di offrire servizi avanzati di intelligenza artificiale ai clienti aziendali e sarà di proprietà condivisa tra OpenAI e una società creata da SoftBank insieme alla sua divisione di telecomunicazioni nazionali.
Parallelamente, SoftBank ha stretto un accordo per investire 3 miliardi di dollari all’anno nell’utilizzo della tecnologia OpenAI all’interno delle aziende del gruppo. Come trapelato nei giorni scorsi, SoftBank sta valutando ulteriori investimenti in OpenAI per una cifra compresa tra 15 e 25 miliardi di dollari. Inoltre, la multinazionale giapponese ha già impegnato 15 miliardi di dollari in Stargate, un’altra joint venture sviluppata insieme a OpenAI e Oracle, con l’obiettivo di potenziare l’infrastruttura AI negli Stati Uniti.
È evidente che l’intenzione di OpenAI, in rappresentanza degli USA, è supportare il Giappone (Paese che non ha ancora intercettato le innovazioni dell’AI), per creare nuove alleanze asiatiche utili a marginalizzare l’influenza cinese.