Dopo aver firmato un accordo da 300 miliardi di dollari con OpenAI per l’espansione della potenza di calcolo, Oracle si appresta a concludere un’intesa analoga da 20 miliardi di dollari con Meta. Un contratto pluriennale meno oneroso ma non meno significativo, che dimostra la determinazione della società nell’affermarsi sul mercato del tech come attore chiave per garantire un accesso rapido e sicuro alla potenza di calcolo delle aziende AI.
Nel corso dell’ultimo anno, Oracle ha chiuso nuovi accordi con Google, Amazon o Microsoft per permettere loro di usufruire della propria rete infrastrutturale di cloud e di altri servizi. Oltre al cloud computing, la multinazionale statunitense si occupa principalmente di software, hardware e servizi per l’informatica aziendale.
Nel primo trimestre del 2025 il fatturato totale dell’azienda è aumentato del 7% su base annua. Secondo alcune previsioni interne, basate in parte su dati attuali e in parte sulla prospettiva di ottenere nuovi clienti per via della continua crescita della domanda di AI, nel 2026 i ricavi dell’attività di Oracle Cloud Infrastructure supereranno i cinquecento miliardi di dollari e il valore delle azioni salirà del 27%.
Oracle programma investimenti per 3 miliardi di dollari in Germania e Paesi Bassi
Dei tre miliardi pianificati due andranno in Germania e uno…