Di pochi giorni fa è la notizia che Microsoft ha assunto Mustafa Suleyman (tra altre cose il co-fondatore di Deepmind) come nuovo coordinatore dell’AI. Ora emerge che l’accordo che lo vede protagonista è ben più articolato e porterà alla costituzione di una nuova realtà strategica di enorme importanza per Microsoft.
Una licenza da 650 milioni
L’azienda ha voluto Suleyman integrando però in massa anche la startup che ha fondato e attualmente dirige insieme a Karen Simonyan, Inflection AI. Microsoft ha pagato circa 650 milioni di dollari in un accordo piuttosto insolito che consente all’azienda di Nadella di utilizzare i modelli AI della società e di assumere la maggior parte dei dipendenti (circa 70 persone) della startup, compresi appunto i due co-fondatori. Ne nascerà una realtà completamente nuova: Microsoft AI, focalizzata soprattutto sul progresso di Copilot.
Per possibili diatribe legali legate all’assunzione in massa del personale in parallelo all’adozione dei prodotti, Microsoft ha anche pagato un accordo legale preventivo di 30 milioni di dollari.
Promesse agli investitori
Il canone di licenza pagato da Microsoft avrà una ricaduta positiva sugli investitori della società, come Greylock e Dragoneer, inizialmente intimoriti dall’accordo. Secondo Inflection, otterranno un rendimento pari a 1,5 volte quello che hanno investito. I modelli di Inflection saranno inclusi sul servizio cloud Azure.
Suleyman sarà l’amministratore delegato dell’unità, mentre Simonyan rivestirà il ruolo di capo scienziato. Sembra che anche altri dipendenti della startup, tra cui il vicepresidente dell’ingegneria, si siano uniti nel nuovo progetto di Microsoft.
L’adozione di Pi
Inflection AI è emerso come uno dei nomi più ambiziosi nel campo dell’intelligenza artificiale generativa dopo aver raccolto 1,3 miliardi di dollari nel 2023 da una cordata di investitori che comprende Bill Gates e Eric Schmidt.
Il suo modello AI è applicato su un chatbot chiamato Pi, che all’inizio di questo mese ha avuto più di un milione di utenti attivi giornalieri. Si tratta di un’AI che imita uno scambio empatico con gli utenti. Come già per OpenAI, Microsoft diventerà dunque anche il genitore adottivo di Pi. Probabilmente, più che mantenerla, la integrerà in altri modelli e progetti. Inflection ha dichiarato che a partire dall’integrazione con Microsoft la startup sposterà la sua attenzione sulla creazione di AI a fini aziendali.
Le mire monopolistiche di Microsoft
L’accordo potrebbe attirare un maggiore controllo normativo su Microsoft, che già si trova ad affrontare indagini da parte della Federal Trade Commission degli Stati Uniti focalizzate suoi investimenti nell’intelligenza artificiale. La partnership somiglia infatti ad uno sforzo per ridurre la concorrenza nei mercati dei modelli di base. Microsoft guida già il timone di OpenAI e (come già avvenuto con Mistral in Europa) sembra intenzionata a voler assorbire quante più altre realtà potenzialmente competitive possibili.
La volontà monopolistica di Nadella è chiara. Gli sforzi di Microsoft hanno poi probabilmente il duplice scopo di proteggere OpenAI dai competitor (assorbendoli) e di differenziare i propri prodotti proprio nella eventualità che l’idillio con Sam Altman non duri in eterno.