Deloitte ha accettato di rimborsare al governo australiano parte di un contratto da 440.000 dollari (circa 291.000 euro) con il Dipartimento per l’Occupazione e le Relazioni sul Lavoro dell’Australia, dopo aver ammesso implicitamente l’uso (un po’ disastroso) di intelligenza artificiale generativa nella redazione di un rapporto commissionato all’azienda. Il report conteneva citazioni false, note a piè di pagina inventate e persino una citazione inventata da una sentenza della Corte Federale.
Il rapporto, commissionato a dicembre 2024, riguardava il sistema Targeted Compliance Framework, (sistema utilizzato dal governo per sanzionare i beneficiari di assistenza sociale che non rispettano gli obblighi). Quando il rapporto è stato pubblicato a luglio, l’accademico Christopher Rudge ha individuato leggendolo numerose incongruenze, sospettando l’uso di un chatbot incline a allucinazioni.
Deloitte non ha direttamente ammesso le sue responsabilità, ma ha accettato di riesaminare il rapporto di 237 pagine, individuando numerosi errori e correggendoli, pur mantenendo invariato il “contenuto sostanziale“. Il successivo rimborso al governo è parso da molti come un’ammissione di colpa.