Le news che ne annunciavano un’uscita immediata si erano susseguite durante l’estate. Ma di Latam-GPT, la risposta sudamericana a ChatGPT che sarebbe dovuta uscire uscire a settembre, non c’è ancora traccia. Il sito del progetto è online, tuttavia non contiene ancora il chatbot.
“Dal sud per il sud”
L’America Latina è al lavoro da tempo su questo modello linguistico, progettato grazie a una rete di collaborazione molto ampia. Sviluppata in partenza da CENIA (il Centro Nazionale di Intelligenza Artificiale cileno) e basata su Llama 3 di Meta, l’AI è il frutto di una collaborazione tra oltre 30 organizzazioni del continente, con alleanze negli Stati Uniti e in Spagna. A differenza dei grandi modelli globali, Latam-GPT è progettata “Dal sud per il sud” e punta a comprendere non solo lo spagnolo e il portoghese, ma anche dialetti regionali e lingue indigene come quechua, nahuatl o mapudungun.
Passo indietro o strategia?
Nonostante gli annunci iniziali, a ottobre inoltrato di Latam-GPT non c’è traccia pubblica. Nessuna demo aperta, nessuna comunicazione chiara da parte del CENIA. Le ultime notizie parlavano di un’infrastruttura già attiva presso l’Università di Tarapacá, con cluster di GPU Nvidia H200, e di un addestramento in corso su oltre un miliardo di documenti.
Secondo Wired, Latam-GPT dovrebbe contare circa 50 miliardi di parametri, alimentati da un corpus di più di 2,6 milioni di documenti per un totale di 8 terabyte di testi. Alcune fonti hanno ipotizzato una versione beta prevista per ottobre, altri puntano sul quarto trimestre del 2025. Ad oggi, però, non c’è stato alcun annuncio ufficiale.

Arriva Latam-GPT, la prima AI dell'America Latina
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