L’utilizzo dei dati è stato fondamentale per sconfiggere la pandemia di covid-19, perché, “da almeno cinque anni”, l’intelligenza artificiale è parte integrante del settore farmaceutico nazionale. A parlare a Il Sole 24 Ore è Marcello Cattani, presidente ed amministratore delegato di Sanofi Italia e presidente di Farmindustria, in un intervento nel quale precisa che l’impatto dell’AI nel settore farmacologico è sanitario è già realtà quotidiana e non solo una proiezione futura.
Ad oggi sono già ottanta i farmaci presenti sul mercato che hanno un’origine collegata alla gestione dei dati, che vengono scoperti in larga parte da algoritmi prima di essere sviluppati e resi accessibili al pubblico. In questo contesto secondo Cattani, l’Europa, incalzata dalla Cina, rappresenta una capofila mondiale dal punto di vista delle competenze produttive e industriali e l’Italia è uno dei leader europei di maggiore successo.
Per quanto riguarda la singolarità europea in questo ambito è “importante – ricorda Cattani – è anche l’entrata in vigore dell’AI act europeo in merito alla gestione dei dati personali, in modo che ci siano delle regole chiare per chi opera anche nel settore farmaceutico”.

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