Amazon Web Services (AWS), la piattaforma di cloud computing di Amazon, ha annunciato il taglio di centinaia di posti di lavoro a causa di non meglio precisate necessità di ottimizzazione dell’organizzazione interna e snellimento della burocrazia aziendale. A riportarlo è l’agenzia Reuters, che cita due fonti anonime.
Sebbene il portavoce dell’azienda Brad Glasser abbia smentito l’ipotesi secondo cui sia l’introduzione di intelligenza artificiale la principale causa di questi nuovi tagli, diversi osservatori hanno ipotizzato un legame concreto fra le due cose. Risalgono infatti a giugno 2025 le dichiarazioni dell’amministratore delegato di Amazon Andrew Jassy che avvertivano sull’imminente necessità di ridimensionamento della forza lavoro a causa dell’AI citando degli “incrementi di efficienza” necessari.
Un altro portavoce aziendale ha spiegato che la decisione è stata maturata per “continuare a investire, assumere e ottimizzare le risorse per offrire innovazione ai nostri clienti”, mentre non sono state fornite precisazioni di alcun genere sulla quantità effettiva del personale tagliato.
I tagli arrivano per altro in un momento economicamente molto positivo per la divisione cloud di AWS. I ricavi relativi al primo trimestre di quest’anno hanno infatti subito un incremento del 17% su base annua, raggiungendo i 29,3 miliardi di dollari e gli investimenti dell’azienda sono in forte e costante aumento.
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