Il governo americano introdurrà l’intelligenza artificiale nel Medicare tradizionale degli USA (il sistema di accettazione dell’assicurazione sanitaria per tutti gli over 65 e per persone più giovani con patologie di una certa gravità) per decidere se autorizzare le procedure mediche richieste. Il programma pilota partirà a gennaio 2026 in sei stati (Arizona, New Jersey, Ohio, Oklahoma, Texas, Washington).
Aziende private useranno i loro algoritmi per analizzare le cartelle cliniche e stabilire se approvare interventi chirurgici e altri trattamenti costosi. L’aspetto più controverso è che le società tech coinvolte riceveranno una percentuale sui risparmi generati dai rifiuti delle domande. Il che crea un pericoloso e inquietante cortocircuito: le aziende AI sono incentivate a negare le assicurazioni per proprio tornaconto economico.
David Lipschutz del Center for Medicare Advocacy ha definito il sistema “Un cacciatore di taglie” e in molti definiscono il processo la porta per privatizzare il Medicare tradizionale. Sistemi simili già usati dalle assicurazioni private sono finiti sotto accusa per aver respinto massicciamente richieste che erano in realtà del tutto legittime.
Con l’automazione della procedura il governo promette risparmi di miliardi, ma i critici temono che il tutto possa avvenire a scapito di milioni di anziani che perderanno l’accesso alle cure necessarie.
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