Durante una conferenza dei ministri della giustizia del Consiglio d’Europa a Vilnius, è stata aperto alla firma il primo trattato internazionale giuridicamente vincolante in assoluto volto a garantire che l’uso dei sistemi AI si mantenga pienamente coerente con diritti umani, democrazia e lo stato di diritto. Il documento, denominato “Convenzione del Consiglio d’Europa sull’intelligenza artificiale e i diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto” è stato introdotto a maggio due mesi dopo la finalizzazione dell’AI Act, ma la firma non era ancora stata aperta.
Risulta già sottoscritta da Andorra, Georgia, Islanda, Norvegia, Repubblica di Moldavia, San Marino, Regno Unito, nonché da Israele, Stati Uniti d’America e Unione Europea.
“Dobbiamo garantire che l’ascesa dell’AI rispetti i nostri standard, anziché indebolirli – ha affermato Marija Pejčinović Burić, Segretaria generale del Consiglio d’Europa – La Convenzione quadro è progettata per garantire proprio questo. È un testo forte ed equilibrato, il risultato dell’approccio aperto e inclusivo con cui è stato redatto e che ha garantito che beneficiasse di prospettive multiple ed esperte. Spero che queste saranno le prime di molte firme e che saranno seguite rapidamente dalle ratifiche“.
Per la sua entrata in vigore almeno cinque paesi dovranno ratificarlo, dopo la firma, entro tre mesi.