All’interno di Apple sta continuando il tentativo di rilancio del suo strumento di intelligenza artificiale Siri portato avanti negli ultimi mesi. La multinazionale statunitense sta infatti valutando la possibilità di raggiungere questo obiettivo facendosi supportare esternamente da società come OpenAI, Anthropic o Alphabet.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, la società ha già avanzato delle richieste specifiche finalizzate a creare versioni dei loro modelli linguistici di grandi dimensioni da testare sull’infrastruttura cloud privata dell’azienda. Modelli che saranno utili al futuro lancio di una versione aggiornata del proprio LLM Siri.
Ultimamente Apple sta incontrando delle difficoltà nel centrare gli obiettivi qualitativi prefissati nel campo dell’intelligenza artificiale. Il lancio della versione aggiornata di Siri, previsto inizialmente per marzo, è stato rimandato in maniera indefinita proprio a causa di queste ragioni. Molti osservatori avevano inoltre notato la totale assenza di Apple Intelligence ed LLM Siri dalla Worldwide Developers Conference di Apple, sottolineando la mancanza di una strategia valida e credibile in tal senso.
Nel frattempo John Giannandrea, responsabile del settore AI per l’azienda, è stato sostituito con Mike Rockwell, segno di una scarsa fiducia reciproca fra le varie ramificazioni e le componenti dell’azienda. Proprio la prima decisione di Rockwell è stata quella di verificare se modelli esterni potessero produrre prestazioni migliori di quelle attuali dei propri.
Al momento le trattative sono in corso ma non è stata presa nessuna decisione definitiva. Le condizioni economiche potenzialmente dure imposte dalle società potrebbero essere un effettivo ostacolo unito anche alle difficoltà di tenuta del sistema interno dell’azienda, che vedrebbe il suo settore specifico di AI messo totalmente in secondo piano per fare spazio a competenze esterne.

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