La partnership tra Apple e OpenAI per portare ChatGPT sui dispositivi dell’azienda di Cupertino non ha comportato nessuno scambio in denaro in quanto, secondo diverse fonti, Apple pagherà OpenAI in visibilità. ChatGPT finirà tra le mani di centinaia di milioni di utenti Apple e in cambio l’azienda Apple potrà finalmente inserirsi nel campo dell’intelligenza artificiale generativa.
Sebbene entrambe le parti sperano che la partnership possa generare entrate future, ci sono ancora alcune questioni da affrontare. OpenAI dovrà sostenere i costi crescenti dell’hosting su Microsoft Azure se il numero di utenti aumenterà. Tuttavia, potranno contare sugli abbonamenti a pagamento di ChatGPT Plus, di cui Apple riceverà una percentuale fino al 30%.
La situazione tra Apple e OpenAI apparirebbe fortemente sbilanciata se fosse un accordo tra un cliente e un freelance. Tuttavia, con una valutazione superiore agli 80 miliardi di dollari, OpenAI dovrebbe cavarsela bene. L’urgenza vera delle due compagnie, pare, è quella di fare una specie di “monopoly washing“. Sia la startup che la big tech intendono dimostrare all’antitrust americana di non avere intenzioni di chiusura o concorrenza sleale ciascuna nei confronti dell’altra.