Attraverso un post pubblicato sul suo blog, la società statunitense OpenAI ha fatto sapere di aver lanciato un nuovo strumento di AI completo per la programmazione, un’ipotesi di cui nel settore si parla da tempo. Il nuovo strumento, definito dalla società come “un agente di ingegneria software basato su cloud, in grado di gestire più attività in parallelo” si chiama Codex ed è al momento disponibile in research preview per gli utenti ChatGPT Pro, Enterprise e Team senza costi aggiuntivi.
Codex permette oggi ai programmatori con maggiore esperienza di avere un supporto nella fase di sviluppo. Si tratta al momento quindi di un meccanismo pensato per accompagnare il programmatore nel suo lavoro e non per sostituirlo. Codex, che non va confuso con il tool Codex CLI annunciato qualche mese fa da OpenAI, che consiste in un’interfaccia a cui si può accedere dalla barra laterale di ChatGPT, è inoltre in grado di ricreare l’ambiente di sviluppo e mostrare come lavora durante il processo di generazione.
Il lancio di Codex e di strumenti analoghi ha aperto un importante dibattito interno al mondo della programmazione. In primo luogo si è portati ad interrogarsi sull’effettiva qualità del lavoro svolto da Codex, mentre anche gli aspetti inerenti alla potenziale sostituzione di lavoratori che programmano è un tema molto caldo soprattutto rispetto a come questa dinamica si potrà sviluppare in futuro. Ha fatto molto discutere infatti una recente dichiarazione di Meta in cui si manifestava la volontà di sostituire parte dei programmatori umani con l’IA nel 2025.
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