Un recente studio condotto da Qonto e Appinio, rispettivamente una fintech francese che offre servizi bancari digitali e società di ricerca tedesca, ha dimostrato come larga parte delle piccole e medie imprese (PMI) europee sta dando grande priorità agli investimenti in intelligenza artificiale trascurando quelli in sistemi e infrastrutture digitali di base.
Secondo Qonto, “mettere l’AI davanti al digitale di base” è una strategia rischiosa che può compromettere la competitività e la sostenibilità nel medio termine. L’indagine ha appurato che il 46% delle PMI europee utilizza strumenti di AI generativa per abbattere i costi e automatizzare le attività, ma solo una parte marginale di esse investe anche in contabilità digitale, videoconferenze, analisi dei dati o gestione digitale dei documenti. Questa incoerenza strategica, innescata dalla corsa all’AI e dalla paura di rimanere indietro, minaccia l’intera tenuta del sistema economico europeo.
Il rapporto si conclude con un approfondimento sul livello di preparazione europeo alla trasformazione digitale. Due aziende su cinque in Europa, per un totale di 10 milioni, sono impreparate alla trasformazione digitale. Si distingue in questo senso solo la Germania, dove il 76% delle aziende si sente ben preparata alla transizione digitale.
“Sebbene l’intelligenza artificiale offra opportunità entusiasmanti, crediamo che le aziende europee dovranno costruire solide basi digitali in grado di supportare i loro obiettivi di crescita e innovazione a lungo termine” conclude l’amministratore delegato di Qonto Alexandre Prot suggerendo che solo una serie di interventi tecnici mirati potranno cambiare le sorti della trasformazione digitale europea.
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