I data center nei dintorni di Milano potrebbero raggiungere circa due gigawatt di capacità nei prossimi cinque anni, un incremento di dieci volte rispetto ai livelli attuali. La ha dichiarato venerdì l’amministratore delegato del gruppo energetico A2A, Renato Mazzoncini, durante il nono bilancio di sostenibilità territoriale di Milano, presso la sede di Assolombarda.
L’espansione rapida dei data center, fondamentale per sostenere lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, dovrebbe generare nuovi ricavi per le aziende di servizi come la stessa A2A, che forniranno l’energia necessaria a questi impianti.
“Il costo dell’energia si sta uniformando in Europa. Un impianto solare o una turbina eolica producono a costi simili in Spagna, Italia o Irlanda. È questa la direzione verso cui sta andando il mondo”, ha dichiarato Mazzoncini.
Attualmente, la provincia di Milano dispone di circa 200 megawatt di capacità installata nei data center, mentre il picco di domanda elettrica della città raggiunge circa 1,5 GW. I nuovi impianti saranno collegati alla rete ad alta tensione italiana o direttamente alle centrali elettriche, evitando di sovraccaricare la rete locale.
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