Non solo la partecipazione in Intel. Gli Stati Uniti, come annunciato alla CNBC dal consigliere economico della Casa Bianca Kevin Hassett, potrebbero acquisire partecipazioni in altre aziende nazionali strategiche di semiconduttori e chip o appartenenti ad altri settori.
Hassett ha definito la decisione dell’amministrazione Usa su Intel come una “circostanza molto speciale”, ma in linea con l’idea della costituzione di un fondo sovrano statunitense avanzata da Trump in campagna elettorale (“Sovereign wealth fund”). A febbraio Trump ha ordinato al Tesoro e al Commercio di preparare entro 90 giorni un piano per il fondo, ma i dettagli non sono ancora noti.
Molti analisti hanno criticato l’investimento in Intel perché vedono troppi rischi nell’intervento del governo, contrario ai principi e ai dogmi del libero mercato.
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