Nella prima apparizione pubblica dopo circa un anno dal successo globale, DeepSeek, società cinese di intelligenza artificiale, si è lasciata andare a delle previsioni piuttosto negative sull’impatto sociale che l’AI potrà avere nei prossimi dieci anni. Da quando nel gennaio del 2025 l’azienda ha assunto rilevanza internazionale con il lancio del proprio modello, i rappresentanti di DeepSeek sono apparsi in pubblico solo una volta e non hanno mai commentato il loro successo.
A parlare all’evento organizzato dal governo cinese presso la World Internet Conference di Wuzhen, città della provincia orientale dello Zhejiang, è stato Chen Deli, ricercatore senior della società salito sul palco insieme agli amministratori delegati delle principali aziende cinesi di AI.
Interrogato sul successo di DeepSeek e sui benefici del suo approccio open-source per il progresso globale della tecnologia, Deli si è detto convinto che l’AI possa migliorare le condizioni di vita degli esseri umani nel breve periodo, ma che da qui a 5-10 anni potrebbe diventare tanto efficiente da comportare un’enorme perdita di posti di lavoro. In questo contesto, le aziende di AI hanno una responsabilità e devono essere consapevoli dei rischi, perché quando si verificherà lo scenario previsto dovranno “assumere il ruolo di difensori”. “Ho un atteggiamento estremamente positivo nei confronti della tecnologia, ma vedo in modo negativo l’impatto che potrebbe avere sulla società” ha concluso Deli.
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