Secondo una nuova analisi condotta da Adobe in Gran Bretagna, un lavoratore su cinque è convinto di non avere le competenze necessarie per muoversi con successo nel mondo del lavoro plasmato dall’intelligenza artificiale che sta per irrompere nell’immediato futuro. Il tutto, nonostante un’ampia percentuale di candidati in cerca di lavoro sia conscia dell’importanza delle competenze in materia AI.
E c’è di più: secondo il report dell’azienda, chi ha già un lavoro e non ne è in cerca (e si sente dunque stabile e relativamente al sicuro da scossoni di mercato) tralascia completamente la propria formazione nelle nuove tecnologie: la necessità di migliorare le proprie competenze non sarebbe percepita come essenziale. Ma questa categoria di professionisti avrebbe il doppio delle probabilità di sentirsi impreparato per i lavori futuri.
Sono proprio i responsabili delle assunzioni a segnalare un significativo divario di competenze in materia di intelligenza artificiale e automazione. Adobe intende cavalcare questa debolezza del mercato a suo favore. L’azienda ha in programma di formare 30 milioni di persone nell’AI applicata al mondo creativo entro il 2030, attraverso un lavoro massiccio su piattaforme come YouTube e LinkedIn.
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