Secondo quanto riportato dal Guardian, a partire da oggi Amazon licenzierà circa 14.000 dipendenti per sostituirli con l’intelligenza artificiale. Diverse testate, fra cui la Cnbc, definiscono questi tagli come “il più grande licenziamento collettivo della storia dell’azienda”. Le prime indiscrezioni della stampa parlavano di 30.000 licenziamenti, ma l’azienda ha poi annunciato una revisione al ribasso.
Sebbene rispetto ai 1,55 milioni di dipendenti totali dell’azienda questa costituisca una quota marginale, si tratta comunque di circa il 4% dei 350.000 dipendenti aziendali, ovvero quelli che occupano ruoli strategici, amministrativi o tecnici all’interno delle sedi aziendali o di Amazon Web Services (AWS) e che saranno colpiti da questa decisione.
La notizia era nell’aria da tempo e riflette una più ampia tendenza ricercata dalla multinazionale di sostituire forza lavoro umana con meccanismi controllati da AI. Solamente nel giugno scorso il CEO dell’azienda Andy Jassy aveva sottolineato la necessità di ridimensionare la forza lavoro a causa dell’integrazione dell’AI nei processi aziendali, mentre la scorsa settimana uno scoop del New York Times ha evidenziato come all’interno dell’azienda esista un piano per sostituire entro il 2033 oltre mezzo milione di lavoratori con i robot.
Ecco i lavori che subiranno più trasformazioni a causa dell'AI (secondo Indeed)
I lavori che necessitano di presenza fisica e contatto umano…
