Anche secondo Mark Zuckerberg il rischio di uno scoppio della bolla dell’AI è concreto

Il CEO di Meta, prima di rassicurare gli investitori sulla solidità della sua società, ha definito "del tutto possibile" lo scoppio di una bolla dell'AI

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Anche secondo Mark Zuckerberg il rischio di uno scoppio della bolla dell’AI è concreto

Il CEO di Meta Platforms Mark Zuckerberg si è unito alla lista di importanti personalità dell’intelligenza artificiale che negli ultimi mesi hanno parlato apertamente del rischio di uno scoppio della bolla dell’AI. Zuckerberg, intervenuto al podcast Access di Vox Media, ha definito “del tutto possibile” questa eventualità, aggiungendo però che questo non dovrebbe creare inibizioni e immobilismo nel settore.

Secondo il CEO di Meta, il rischio per di perdere qualche centinaio di miliardi di dollari sarebbe comunque un male minore rispetto a farsi sfuggire la possibilità di sviluppare la superintelligenza artificiale a cui l’azienda punta fortemente. “Se un’azienda è troppo lenta e una superintelligenza artificiale emerge prima del previsto, rimarrà indietro in quella che credo sia la tecnologia più importante che abilita la maggior parte dei nuovi prodotti, dell’innovazione, della creazione di valore e della storia” ha affermato Zuckerberg.

Zuckerberg ha anche cercato di tranquillizzare gli investitori sostenendo che Meta, anche qualora alcuni importanti investimenti non dovessero produrre i risultati sperati, non ha alcun rischio di “andare fuori business”, richiamando alle grandi risorse e al flusso di entrate diversificate che caratterizzano la società. Negli ultimi tre anni le stime evidenziano che Meta ha investito quasi 150 miliardi di dollari in AI fra acquisizioni, sviluppo di modelli, infrastrutture e ricerca di talenti, e ha promesso di spendere fino a 600 miliardi di dollari in data center e infrastrutture negli Stati Uniti entro il 2028.

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