Più di un milione di pasti attualmente sprecati potrebbero essere redistribuiti grazie ad uno strumento di AI al quale stanno lavorando diverse aziende nel Regno Unito. Lo strumento ideato, Zest, ha lo scopo specifico di progettare una riduzione degli sprechi alimentari attraverso un sistema di monitoraggio, tracciamento e informazione in tempo reale sugli ingredienti e sui prodotti sprecati.
Nella sua prima sperimentazione di due settimane in uno stabilimento di un conglomerato svizzero, Zest è stato in grado di ridurre gli sprechi alimentari dell’87%. Secondo quanto dichiarato dalla multinazionale alimentare Nestlé, che collabora alla sua progettazione, il sistema potrebbe comportare un risparmio di 700 tonnellate di cibo di qualità in eccesso, evitare l’emissione di 1400 tonnellate di CO2 e contribuire ad un risparmio economico stimato di 14 milioni di sterline.
Secondo le previsioni, entro il prossimo marzo il software Zest potrebbe essere esteso all’intera filiera alimentare grazie ad un abbonamento. Allo studio attualmente c’è anche BridgeAI, un altro progetto pilota che vede la compartecipazione di Nestlé che ha ricevuto finanziamenti per 1,9 milioni di dollari dall’agenzia governativa Innovate UK.
Secondo Esra Kasapoglu, direttrice dell’intelligenza artificiale e dell’economia dei dati presso l’agenzia, il progetto rappresenta una “soluzione che mira a trasformare l’approvvigionamento e la distribuzione alimentare in tutto il Regno Unito, riducendo gli sprechi, diminuendo le emissioni di carbonio e abbassando i costi“. Ogni anno nel Regno Unito vengono sprecati circa 4,6 milioni di tonnellate di cibo commestibile, equivalenti a 10 miliardi di pasti.
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