La Cina è tornata a chiedere a gran voce la creazione di un organismo globale di governance dell’intelligenza artificiale. Lo ha ribadito, nell’ambito di un incontro fra i leader dell’organismo di Cooperazione Economica Asia-Pacifico (APEC), il presidente cinese Xi Jinping, affermando che un organismo del genere contribuirebbe a rendere l’AI un “bene pubblico per la comunità internazionale”.
I riferimenti sono diretti alla proposta avanzata a luglio 2025 dal primo ministro cinese Li Qiang durante il World Artificial Intelligence Conference 2025 di Shanghai. In quella sede, Li Qiang propose di creare una “organizzazione di cooperazione globale sull’AI” denominata World AI Cooperation Organization (“WAICO”) con sede prevista a Shanghai. Per l’occasione, la Cina aveva anche pubblicato un piano d’azione, intitolato Global AI Governance Action Plan, che definisce i seguenti principi e obiettivi per la governance globale dell’AI: innovazione, sviluppo inclusivo, sicurezza, equità, rispetto della sovranità nazionale.
Da parte statunitense, nel merito non è arrivata mai una risposta concreta. Negli organismi internazionali gli Stati Uniti hanno però più volte respinto ogni tentativo o proposta cinese di creare meccanismi di governance coordinata sull’AI.
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