Bolla o non bolla? Se lo chiedono tutti da mesi e ognuno è convinto di saperne più degli altri. Ma fino ad ora i dati concreti ci dicono che il settore dell’intelligenza artificiale regge. Nonostante congetture e teorie, i segnali concreti che indicherebbero il crollo imminente del mercato sono piuttosto rari.
Per questo fanno piuttosto rumore le recentissime dichiarazioni di Gary Marcus, scienziato cognitivo e critico dell’AI molto attivo su Substack dove cura un blog e newsletter molto seguiti di nome “Marcus on AI“. Secondo Marcus non solo la bolla esiste, ma il suo scoppio verrebbe rimandato “artificialmente” ogni tre mesi circa, (ogni volta che NVIDIA presenta la sua trimestrale), da calcolati salvataggi governativi. Secondo l’opinione comune, è l’andamento del colosso dei chip di Jen-Hsun Huang a determinare la tenuta del mercato che oggi domina la finanza americana (e non solo).
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Marcus riporta le parole di un amico investitore:
“Funziona così, quando Nvidia sta per saltare il trimestre, Jen Hsun chiama David Sacks (consigliere governativo sull’AI, ndr), che poi ottiene l’iniziativa governativa di piazzare un ordine gigante di chip che vanno in un magazzino“.
Anche diversi altri insider di Marcus parlerebbero da mesi di un vero e proprio “salvataggio”.
Alla luce di questa teoria, il nuovo programma Genesis per un’AI governativa scientifica annunciato da Trump pochi giorni fa, non sarebbe altro che un grande pretesto per far acquistare dallo Stato la tecnologia delle aziende private americane, in particolare NVIDIA, per continuare ad alimentare il mercato finanziario ed evitare un crollo. Se così fosse, saremmo di fronte a una speculazione ancora più grave di quanto presupposto fino ad ora.
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