L’Iraq sta pianificando di utilizzare sistemi di intelligenza artificiale per la gestione delle dighe presenti nel proprio territorio nazionale. Ad annunciarlo è lo stesso governo iracheno tramite il consigliere del primo ministro per l’intelligenza artificiale Diyaa Al-Jumaili.
L’applicazione di intelligenza artificiale a una diga conduce verso un sistema di gestione delle risorse idriche noto ai più esperti come “diga intelligente”. Una diga intelligente è un’opera idraulica dotata di alcuni sistemi tecnologici in grado di fornire un monitoraggio in tempo reale delle condizioni strutturali e ambientali dell’infrastruttura, gestire in maniera semi-autonoma i flussi d’acqua e utilizzare dei modelli predittivi per prevenire dei rischi che caratterizzano spesso le dighe come ad esempio alluvioni, cedimenti o danni generici a valle.
Nelle sue dichiarazioni, Al-Jumaili ha precisato che i provvedimenti adottati fino ad ora condurranno a un avvio dei lavori nei pressi dei fiumi Tigri ed Eufrate e nella provincia meridionale di Bassora. L’Iraq è un paese con problemi strutturali legati alla gestione e all’accesso alle risorse idriche, ma quella che sta affrontando quest’anno, a partire da maggio 2025, è la peggiore crisi idrica della sua storia e sta mettendo a dura prova l’intero paese. Proprio a maggio infatti i bacini idrici iracheni avevano solo 10 miliardi di metri cubi di acqua contro i 18 miliardi necessari per la stagione estiva. In un solo anno, da giugno 2024 a giugno 2025, le riserve idriche sono calate da 26 miliardi di metri cubi a meno di 11.
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