Come tutte le regioni italiane, la Valle d’Aosta è coinvolta dall’ondata di caldo che sta riguardando il paese in queste ultime settimane. Se il caldo però tocca tutte le regioni, i pericoli ad esso connessi variano a seconda della località e, per prevenirli, la Valle d’Aosta si sta affidando all’AI.
È grazie a degli algoritmi AI di ultima generazione finanziati dal Pnrr che la fondazione Montagna Sicura di Courmayeur sta gestendo il monitoraggio dei laghi glaciali a rischio esondazione a causa dello scioglimento accelerato dei ghiacciai. La tecnologia permette infatti di esaminare le fotografie satellitari del territorio individuando e misurando le masse di acqua che si formano ad alta quota e che costituiscono un pericolo, consolidando una già conclamata tendenza all’integrazione dell’AI con i sistemi di sicurezza e previsione climatica.
Il rischio concreto ruota attorno al fatto che ci possano essere dei grandi giacimenti di acqua, disposti all’interno dei corpi ghiacciati, destinati a scoppiare in maniera improvvisa creando i presupposti per sommergere del tutto i territori sottostanti con delle bombe d’acqua.
In Valle d’Aosta sono stati censiti oltre 120 laghi glaciali, ma il numero è di fatto variabile e in quest’anno particolarmente caldo potrebbe aumentare sensibilmente. Secondo la ricercatrice del progetto Pnrr “Agile Arvier. La cultura del cambiamento” Martina Lodigiani, nel 2025 si sta infatti riscontrando un preoccupante “anticipo” nella creazione delle masse pericolose rispetto alle normali tendenze riscontrate nelle medie degli anni.
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